Gli anarchici difendono il brigatista Bertulazzi: “Estradato dall’Argentina per accordi tra i fascisti”
Gli anarchici difendono Leonardo Bertulazzi, che non è un povero perseguitato politico, ma un ex, crudele brigatista rosso che compì crimini orrendi e che è stato finalmente estradato in Italia, dall’Argentina, dopo diversi decenni. Ma per i “compagni” di Cospito, l’accordo che ha portato un delinquente condannato a 27 anni di carcere in Italia, e finora sempre protetto, è un accordo, “tra fascisti”. Come se Bertulazzi fosse un povero innocente.
Bertulazzi e il sequestro per finanziare omicidi e attentati
Leonardo Bertulazzi è stato un personaggio di spicco dell’organizzazione terroristica delle Brigate Rosse tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta e su di lui pende l’accusa di aver partecipato al sequestro di Pietro Costa, organizzato per recuperare sostanze economiche da utilizzare per l’attività terroristica, tanto che con parte dei soldi ottenuti dal riscatto venne acquistato l’appartamento romano di via Montalcini in cui venne tenuto prigioniero Aldo Moro durante il sequestro.
Ora Bertulazzi si trova in carcere in regime speciale a Buenos Aires in attesa di presentare ricorso per l’arresto e in Italia non manca chi lo difende e ne vorrebbe garantita l’impunibilità.
Gli anarchici e il comunicato: “Bertulazzi simbolo della sinistra”
Gli anarchici hanno pubblicato un comunicato stampa in cui sostengono la tesi che ci sia “un accordo tra governi fascisti dietro l’arresto” di Bertulazzi e che il presidente Javier Milei abbia voluto offrire “la testa di Bertulazzi su un piatto d’argento alla sua amica e gemella politica Giorgia Meloni“.
L’obiettivo sarebbe quello di condurre “una guerra ideologica contro i simboli della sinistra“. Viene quindi ammesso che il brigatismo e il terrorismo sono simboli della sinistra presente che vorrebbe nuovamente avanzare ma, soprattutto, sostengono nel loro comunicato che l’Argentina utilizza “toni da crociata” e che le accuse in capo a Bertulazzi sono “generiche e ideologiche“, anche perché è stato “condannato per complicità nel sequestro Costa sulla base delle dichiarazioni di un pentito quando era già fuori dall’Italia“.
Le bugie del comunicato e Bertulazzi come Sacco e Vanzetta
Ne comunicato gli anarchici dimenticano che la condanna dell’ex brigatista è avvenuta in contumacia, ma ovviamente in presenza di un suo difensore, perché Bertulazzi era latitante. Poteva difendersi in loco ma ha preferito scappare ma è stato chiaramente tutelato in ogni suo diritto legale.
Eleggerlo a simbolo della sinistra significa farne un Sacco o un Vanzetta: troppo per chiunque. Infine, le richieste di estradizione per Bertulazzi hanno riguardato tutti i governi, compresi quelli a guida di sinistra. Ma l’Argentina, al tempo, disse sempre no, così come ha fatto la Francia, che ancora custodisce i “compagni che sbagliano” e il Nicaragua che ha dato la cittadinanza a Casimirri.
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