US Open, Sinner: “In sessione serale c’è grande atmosfera. Medvedev? Mi piacciono le sfide”
Buona anche la quarta per Jannik Sinner. Gli ottavi dello US Open presentavano nella figura di Tommy Paul il primo vero ostacolo per il n°1 del mondo, un giocatore contro cui l’altoatesino non ha mai avuto vita facile. Neanche nella notte italiana Sinner ha passeggiato, ma da vero leader della classifica mondiale è riuscito a portare a casa un match molto importante e lo ha fatto ancora una volta senza perdere set. Al termine della partita, l’azzurro è intervenuto in conferenza stampa per analizzare l’incontro e parlare della prossima sfida a Daniil Medvedev.
D: Hai vinto due tie-break e hai delle ottime statistiche negli ultimi mesi. Hai per caso qualche tecnica di meditazione prima di questi momenti? Che cosa succede nella tua testa?
Jannik Sinner: “In realtà non proprio. Mi piace molto giocare i punti più importanti nei momenti più importanti, è ciò per cui ci alleniamo. Devi riuscire a servire in maniera un po’ più intelligente. Non ho servito benissimo nel tie-break del secondo set, ma ho trovato comunque una soluzione in qualche modo. I tie-break possono andare da tutte e due le parti, devi accettare che possono anche andare come non vorresti. Se sei avanti 6-5, ad esempio, puoi anche permetterti di essere un po’ più aggressivo in risposta, tanto male che vada hai il tie-break da giocare”.
D: Hai detto che ti piacciono i momenti di pressione, è sempre stato così anche quando eri più giovane o è una cosa venuta col tempo?
Jannik Sinner: “Ci sono stati periodi dove perdevo più tie-break: è normale, ma uno prova sempre ad imparare qualcosa. Io vengo dallo sci e lì quando fai un solo errore la gara è finita. Nel tennis è un po’ diverso, la mentalità è differente”.
Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: Un famoso allenatore (Julio Velasco, ndr) ha detto che chi vince festeggia e chi perde spiega. Nel tuo caso però sembra diverso, sei sempre pronto ad analizzare il match e spiegare le tue vittorie, anche prima di parlare con il tuo team. Come analizzi il match di oggi?
Jannik Sinner: “È stata una partita dura, credo comunque di poter giocare meglio in alcuni momenti, anche cercando di fare quello step in più. Paul è un avversario molto forte, si muove molto bene, sa variare bene il gioco, serve bene ed è molto solido. Sono riuscito ad alzare il livello quando serviva, sono contendo di questa vittoria”.
D: Che ne pensi dell’atmosfera? Giocare contro uno statunitense sull’Arthur Ashe in sessione serale non dev’essere semplice… Paul ha detto che queste sono proprio le partite che uno non vede l’ora di giocare, come ci si sente ad essere “l’altro” giocatore?
Jannik Sinner: “Sicuramente giocare di sera è diverso rispetto a giocare di giorno, ma è stato molto bello fare parte di questa partita. È sempre difficile affrontare un giocatore di casa su questo campo, poi le sessioni serali danno quel tocco in più di atmosfera. Poi se io gioco a Roma, o comunque in Italia, è uguale. Il pubblico non ha niente contro di me, è normale che tifino di più per il giocatore di casa. Oggi sia io che Tommy abbiamo commesso molti errori in alcuni frangenti, ma c’era anche un po’ di vento e non era semplice giocare. In sessione serale c’è anche più responsabilità, ma è importante rendersi conto che i giocatori sono due, serve che giochino bene entrambi per far sì che sia una bella partita”.
D: I progressi che stai vedendo senti che ti possono portare ad affrontare Medvedev al meglio e anche le prossime tre partite, che ci auguriamo tu possa fare da qui alla fine? Pensando alla tua miglior versione di quest’anno, ti senti vicino a quel livello?
Jannik Sinner: “È difficile confrontarmi con il livello a cui ho giocato, le situazioni sono diverse. Alla fine però, se guardiamo a come sta andando questo Slam, è un po’ in crescita. Questa sera ho giocato per la prima volta in sessione serale e anche lì è un po’ diverso, ma io cerco sempre di guardare le cose in maniera positiva. Sono di nuovo in un quarto di finale Slam, vuol dire tanto. Affrontare Medvedev sarà una sfida molto difficile, ma a me piacciono le sfide. Dovrò vedere a che punto sono. Con Daniil sarà diverso, ci conosciamo meglio e sarà una sfida molto mentale e anche tattica. Spero di poter fare una bella partita”.
D: Vanni Gibertini, Ubitennis: Nelle prime quattro partite di questo torneo la partenza un po’ difficoltosa è stata una costante. È una cosa che ti preoccupa? Pensi ci sia un motivo in comune o sono stati quattro episodi diversi?
Jannik Sinner: “Credo siano cose diverse, la scorsa partita ho iniziato molto bene, anche con Michelsen sono partito con un break di vantaggio. Contro Paul, come contro McDonald, sicuramente non sono partito benissimo, ma può succedere. Questa partita però era totalmente diversa: era la prima volta che giocavo in sessione serale, per di più contro un giocatore di casa. Sono partito bene nei primi due game, ma non sono preoccupato. Certo proveremo a partire un po’ meglio, ma può succedere”.