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Poste Italiane a San Vito e Gretta: dismissione definitiva degli uffici triestini

TRIESTE “Dal 30 settembre questo ufficio chiuderà e non sarà più operativo”. È il cartello esposto in via Combi e in via Carmelitani, un avviso che sancisce la definitiva dismissione dei due uffici postali di San Vito e di Gretta.

Un epilogo, a dir la verità, temuto in entrambi i casi da molti residenti: per l’ufficio di via Combi le persone da tempo lamentavano la paura che il blocco momentaneo si trasformasse in definitivo; per quello di via Carmelitani nel 2019 cittadinanza e politica avevano protestato animatamente, tanto da riuscire a scongiurare lo stop previsto a breve. Di fatto solo rimandato. Intanto non è ancora operativo nemmeno l’ufficio postale di via Caboto, da più di un anno, dove però non si sa quando e se gli interventi annunciati tempo fa si concluderanno.

La chiusura improvvisa

Ma facciamo un passo indietro. A novembre 2023 l’ufficio di via Combi chiude improvvisamente. Gli abitanti della zona notano subito la novità con preoccupazione. Anche il postamat esterno risulta inattivo, un disservizio segnalato a più riprese soprattutto da chi vive nei dintorni e usufruisce abitualmente dello sportello. Poste Italiane comunica che gli ambienti del piano terra dell’edificio non sono più utilizzabili per un problema strutturale importante, che necessita di interventi di consolidamento e rinforzo del solaio.

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Mesi di silenzio

A gennaio 2024 sempre Poste Italiane fa sapere che i lavori sono stimati, dai tecnici incaricati per i sopralluoghi, in almeno tre mesi. Ma da quel momento non accade nulla. Fino al cartello apparso in questi giorni. Ai residenti di San Vito, e in particolare a chi si serve di prestazioni specifiche in quella sede, viene indicato di rivolgersi nel palazzo di piazza Vittorio Veneto. L’alternativa, più vicina, è anche l’ufficio di via Giulio Cesare, dove però alcuni cittadini nei mesi scorsi hanno segnalato code e pochi sportelli aperti, in diverse giornate. Non manca l’amarezza degli utenti, molte le persone anziane che si spostano con difficoltà, che sottolineano l’obbligo di recarsi in una struttura più lontana che non risulta agevole.

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A Gretta chiusura annunciata

Per quanto riguarda Gretta, a fine 2019 viene annunciata la chiusura. La gente non ci sta e organizza una manifestazione, partecipata, per chiedere che tutto resti invariato. Anche la politica scende in campo e viene sollecitato un confronto urgente con i vertici di Poste Italiane. A gennaio 2020 la situazione si sblocca. Con un dietro front: l’attività viene mantenuta, anche se in forma ridotta.

Sembra che l’ufficio sia salvo, ma il cartello esposto in questi giorni sulla porta di ingresso dimostra che la decisione, questa volta, è ormai presa. Anche in questo caso c’è l’invito all’utenza di rivolgersi altrove, in particolare allo sportello di via dei Moreri.

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Il futuro di via Caboto

Ma non finisce qui. C’è anche un’altra sede per la quale è ancora difficile capire cosa accadrà in futuro: è chiuso ormai dal 10 giugno del 2023 l’ufficio postale di via Caboto.

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Allora Poste Italiane aveva riferito, in una nota, che la disposizione era prevista «per motivi precauzionali. La temporanea sospensione delle attività è stata decisa a tutela della sicurezza di cittadini e lavoratori». Una modifica indicata come momentanea, che però al momento continua da parecchio tempo. Anche in questo caso ai cittadini viene suggerita un’alternativa da più di un anno. La sede di Strada Vecchia dell’Istria. —

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