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Prove di resistenza prima della semina: l’Ente risi offre un test anti malattie

Castello D’Agogna. Brusone fogliare e mal del collo sono i principali nemici della pannocchia di riso. Ma ora l’Ente nazionale risi offre un nuovo servizio ai costitutori di varietà e alle ditte sementiere: la possibilità di testare le varietà di riso in prove di pieno campo con l’obiettivo ultimo di testarne la resistenza . Gli interessati potranno presentare una richiesta all’Ente risi entro il 25 gennaio prossimo e dovranno fornire il seme delle loro varietà entro il 15 marzo. Ciascun genotipo in prova potrà essere messo a confronto con una o più varietà testimoni, scelte a discrezione del committente tra le numerose varietà di cui l’Ente detiene i diritti, o fornite direttamente da quest’ultimo.

«L’allestimento della prova – spiegano dal Centro ricerche di Castello d’Agogna – prevede la realizzazione di parcelle di 12-14 metri quadrati, replicate tre volte per ciascuna varietà e distribuite nel campo secondo uno schema. Le prove, concordate con i soggetti interessati, potranno essere realizzate in una o più località sulla base di quanto richiesto dal committente, in aziende agricole private con cui l’Ente nazionale risi stipulerà appositi accordi».

Il personale di ricerca si occuperà dell’allestimento delle prove (preparazione del materiale per la semina e attuazione della stessa) e della successiva effettuazione dei rilievi in campo. In considerazione del fatto che il brusone fogliare e il mal del collo, entrambi sintomi di infezione da parte del fungo Pyriicularia grisea, si manifestano in momenti diversi del ciclo colturale, sono previsti più rilievi consecutivi nel corso della stagione allo scopo di valutare in maniera oggettiva, completa e puntuale la resistenza e suscettibilità di ciascun genotipo al patogeno.

Nel dettaglio, sono previsti due rilievi al termine della fase vegetativa e all’inizio della fioritura per la valutazione della resistenza al brusone fogliare dei genotipi considerati e due rilievi, successivamente alla fioritura, per la valutazione della resistenza al mal del collo, frequente causa di rilevanti perdite produttive. La valutazione dei caratteri oggetto della prova farà riferimento alle indicazioni dello Standard evaluation system for rice (Ses), cioè al metodo standard proposto dall’International rice research institute e adottato a livello internazionale.

Al termine della sperimentazione, i risultati delle prove effettuate relativi alla valutazione del brusone fogliare e del mal del collo saranno comunicati al committente mediante una relazione scritta. Per quanto concerne la gestione agronomica dei campi, trattamenti di diserbo, concimazioni ed eventuali trattamenti fitosanitari saranno effettuati sulla base delle tecniche agronomiche normalmente adottate dall’azienda ospitante le prove, mentre non è prevista la raccolta del materiale (risone) ottenuto dalle prove in campo.

Gli incontri

Intanto, anche i risicoltori della Lomellina e del Pavese proseguono nella partecipazione agli incontri promossi nel triangolo Pavia-Vercelli-Novara. Giovedì 5 settembre è in programma la 36esima Giornata della risicoltura novarese. Alle 13.45 il ritrovo è in programma all’istituto agrario Bonfantini di Novara, dove proprio l’Ente risi presenterà la nuova varietà resistente alla siccità prolungata. A seguire, spostamenti in tre cascine di San Pietro Mosezzo per le prove con varietà a ciclo precoce e medio-tardivo, e le novità per la difesa del riso e per il controllo delle infestanti. Poi prove con fungicidi, insetticidi e biostimolanti. Si chiude alle 17.15 a cascina Motta con un incontro sulla risicoltura e la consegna degli attestati di merito.

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