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US Open: Sinner unico superstite azzurro nei quarti di un bilancio comunque super positivo

Un anno fa il tennis italiano si presentò con 12 tennisti all’US Open, 7 uomini e 5 ragazze. Soltanto la Trevisan  (su Putintseva) e la Bronzetti (Krejckova) passarono il primo turno e poi 4 uomini, Arnaldi (Kubler), Berrettini (Humbert), Sonego (Moreno de Alboran) e Sinner (Hanfmann)

Quest’anno in tabellone c’erano invece 10 uomini e 5 ragazze. E al secondo turno sono approdati 10 azzurri, 7 uomini e tre ragazze.

Lo scorso anno al terzo arrivarono solo Sinner (battè Sonego), Arnaldi (Fils) e la Bronzetti (Lys).

Quest’anno al terzo turno sono arrivate tutte le 4 teste di serie, Sinner, Musetti, Arnaldi e Cobolli, più 2 ragazze, Paolini e Errani, ed è stato un doppio record: mai 6 italiani contemporaneamente al terzo turno  fra uomini e donne, mai 4 ragazzi nel singolare maschile.

Un anno fa solo Sinner e Arnaldi raggiunsero gli ottavi. Quest’anno allo stesso traguardo sono giunti ancora in due, un uomo e una donna però, Sinner e Paolini.

Purtroppo nel 2023 negli ottavi persero sia Sinner (con Zverev al quinto) sia Arnaldi con Alcaraz.

Quest’anno Jasmine Paolini si è arresa con un doppio 6-3 a Karolina Muchova che non è davvero la n.52 del mondo quando sta bene. E ieri stava particolarmente bene. Ha servito talmente bene che, salvo che per quell’illusorio break subito nel terzo game, nel primo set ha concesso soltanto 4 punti sui proprio turni di servizio e addirittura appena due nel secondo set.

Qualcuno è capace di criticare Jasmine per non aver raggiunto i quarti come il suo ruolo di n.5 del seeding pareva pronosticare, ma certo quel qualcuno dimentica gli straordinari risultati di Jasmine, campionessa nel Masters 1000 di Dubai e poi prima donna italiana capace di raggiungere almeno gli ottavi in tutti e quattro gli Slam – due ottavi ad Australian e USA Open e due finali prestigiose al Roland Garros e Wimbledon – e medaglia d’oro olimpica a Parigi insieme a Sara Errani. Risultati così straordinari che se Pegula perdesse con Swiatek – i precedenti sono 3-2 per la polacca, che un pochino sembra soffrire l’americana (che moltiplicherà le forze trascinata anche dal pubblico – e Zheng non vincesse il torneo (ma con la Sabalenka ha perso due volte su due e senza conquistare un set), Jasmine salirebbe di un posto nel ranking WTA, diventerebbe n.4 del mondo, eguagliando il miglior piazzamento mai raggiunto da una italiana, Francesca Schiavone.

Dato a Jasmine quel che è di Jasmine,  l’ultimo dei Mohicani azzurri è rimasto ancora una volta Jannik Sinner che battendo per tre set a zero Tommy Paul (76 76 61) ha conquistato la vittoria n.52 del 2024.

A New York non è mai andato oltre i quarti di finale, unico “tarlo” fra gli Slam, perché ha vinto l’Australian Open quest’anno e fatto semifinali a Parigi (sempre nel 2024) e a Wimbledon (2023) ma a Flushing Meadows li raggiunge per la seconda volta dopo il 2022 (quando ebbe il matchpoint con Alcaraz).

Personalmente ritengo che batterà Medvedev, anche se il russo ha un tennis asfissiante da fondocampo e lo ha battuto difatti 7 volte su 12, le prime sei di fila e poi dopo le cinque vittorie consecutive di Jannik l’ultima volta a Wimbledon nei quarti e al quinto set. Ma ricorderete che Jannik non era stato bene durante la notte e infatti al quinto aveva finito la benzina.

Vero che Medvedev è sembrato in gran forma, ma è anche vero che non ha davvero incontrato avversari tosti. Al portoghese Borges, già appagato dall’aver raggiunto gli ottav, ha lasciato solo 4 game. Eppure potrebbe essere proprio la straordinaria facilità con cui Daniil si è sbarazzato dei suoi modesti avversari a non aver “testato” a sufficienza se stesso. Lui Paul non lo ha incontrato…

Di sicuro Sinner è altra roba rispetto agli avversari battuti dal russo che vive in Francia e che questo torneo lo ha già vinto.

Io posso solo dire che avendo visto Sinner allenarsi nel pomeriggio sono rimasto così impressionato dal suo livello e anche dalla sua tecnica che ho pensato che voi appassionati dovreste proprio cercare di vederlo proprio quando si allena. Molto più interessante che vederlo in gara. Fa delle cose stupefacenti. Attacchi di rovescio slice a una mano, vere e proprie rasoiate, smorzate con una mano delicata degna dei più grandi di sempre. Tocchi insospettabili, demi volee perfette… E colpi di una potenza impressionante. Davvero uno spettacolo che farebbe ricredere coloro che lo considerano una sorta di giocatore robot capace soltanto di scambiare da fondocampo. Vi assicuro che non è così.

Io mi sono emozionato e ho capito perché lui è il n.1 del mondo più da quest’ora odierna di allenamento che da decine e decine di partite.

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