Strage a Poltava, missili russi su una scuola e un ospedale: 49 morti e oltre 200 feriti. Kiev: attacco barbaro (video)
Almeno 47 persone sono morte in un attacco con missile della Russia contro la città ucraina di Poltava, a circa 400 km a est di Kiev. “La città è stata attaccata da due missili balistici, che hanno colpito un istituto scolastico e un ospedale vicino. Uno degli edifici dell’Istituto delle Comunicazioni è stato parzialmente distrutto. Ci sono persone intrappolate sotto le macerie. Molte persone sono state salvate, ma più di 180 sono rimaste ferite. Purtroppo, le vittime sono molte. Al momento sappiamo che 41 persone sono rimaste uccise. Le mie più sentite condoglianze a tutti i loro parenti e cari”, le prime informazione diffuse dal presidente Volodymyr Zelensky.
La first lady Olena Zelenska, più tardi, ha comunicato che il bilancio è salito a 47 morti e 206 feriti. Ma dopo poche ore i numero è salito a 49. Si teme un innalzamento delle vittime. “Una tragedia”, scrive su X sostenendo che “la Russia ci sta portando via la cosa più preziosa: la vita”. Zelensky aggiunge di aver ordinato un’inchiesta “completa e tempestiva” e ringrazia “tutti coloro che hanno aiutato” nelle operazioni di soccorso e “salvato vite”. “La feccia russa pagherà certamente per questo attacco”, conclude, tornando a esortare “chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore”. L’Ucraina, ribadisce che “ha bisogno ora di sistemi di difesa aerea e missili. Sono necessari ora, non poi, attacchi a lungo raggio che possano proteggerci dal terrore russo. Ogni giorno di rinvio significa purtroppo più vite perse”. Da domani, fa sapere via Telegram il governatore della regione di Poltava Philip Pronin, la regione ricorderà le vittime con tre giorni di lutto.
A Poltava i missili hanno colpito poco dopo l’allarme aereo, quando molte persone si stavano dirigendo verso i rifugi , ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino, descrivendo l’attacco come “barbaro”. Infine l’810esima brigata di fanteria navale della flotta russa del Mar Nero ha teso un’imboscata a un convoglio ucraino nella regione di Kursk. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass. “Il nemico si è scontrato con la 810a Brigata delle Guardie Separate della Fanteria Navale della Flotta del Mar Nero, ma i soldati di fanteria navale del Battlegroup North hanno fermato un convoglio di formazioni armate ucraine – ha affermato il ministero – grazie ad azioni sicure, le truppe di fanteria navale hanno teso un’imboscata al convoglio ucraino in movimento, hanno sconfitto il nemico e hanno fermato l’avanzata nemica in quel settore”.
Poltava è la città principale nella regione centro-orientale dell’Ucraina. Con una popolazione di oltre 300.000 abitanti, ha accolto sfollati dell’est. Il bilancio dell’attacco, stando al portavoce del ministero della Difesa di Kiev Dmytro Lazutkin, è di 49 morti e 219 feriti. E’, sottolinea la Cnn, uno degli attacchi più sanguinosi dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala nel febbraio di due anni fa. Secondo Zelensky, i missili hanno colpito “un istituto scolastico e un vicino ospedale, distruggendo parzialmente uno degli edifici dell’Istituto di telecomunicazioni”. Si tratta, secondo la Bbc, di un istituto militare ed è quindi probabile che fra le vittime vi siano soldati e cadetti. Blogger militari russi citati dalla rete britannica affermano che i cadetti si stavano radunando quando è avvenuto l’attacco, ma non si tratta di notizie che possono essere confermate. Dal ministero della Difesa di Kiev, riporta ancora la rete britannica, fanno sapere che quando i missili hanno colpito “si stava tenendo una lezione nell’istituto” e “non era in corso nessuna parata né nessun altro evento al momento del raid aereo”.
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