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Invasione di “gatta pelosa” avviata la disinfestazione

PAVIA. Intere zone della città invase (di nuovo) dalla gatta pelosa. Le segnalazioni si sono moltiplicate nel giro di alcuni giorni. Da Mirabello a Fossarmato; dal Vallone alla Scala. Ma anche via Bixio, via Solferino, il Cdd Il Naviglio, il canile comunale. E oggi, a partire dalle 4 del mattino, partirà un primo intervento straordinario di disinfestazione per eliminare i bruchi verdi che hanno invaso la vegetazione e raggiunto le case. A Fossarmato si riempiono secchi. A Mirabello i cittadini sono preoccupati perché l’ifantria americana si arrampica sui muri delle abitazioni e penetra all’interno cercando riparo.

Le proteste

«La situazione è insostenibile – dice un residente di via Gianani –. Le villette sono completamente invase dai bruchi provenienti in gran parte dalle piante del giardino dell'acquedotto che si trova dietro l'asilo Malcovati. Sono state fatte diverse segnalazioni ma niente. Entrano da porte e finestre e sarebbe quindi indispensabile procedere con la disinfestazione». L’assessore all’Ambiente Lorenzo Goppa, accompagnato dall’agronomo di Asm e dalla Polizia locale, sezione Ecologia, nei giorni scorsi ha svolto un sopralluogo durante il quale si è chiarito che non si tratta di processionaria, come sostenuto da alcuni cittadini, ma di HyphantriaCunea.

«Fortunatamente non è urticante e dunque non è pericolosa né per l’uomo né per gli animali, cani compresi – rassicura Goppa -. Questo bruco, nella sua fase adulta, si trasforma in una falena, ovvero una farfalla notturna, di colore bianco e per la sua crescita predilige alberi come gli aceri negundi, i gelsi e i salici, ma può nutrirsi di una larga varietà di latifoglie».

Gli interventi

Il Comune fa sapere che si è deciso di programmare un intervento straordinario di disinfestazione, iniziando, avverte l’assessore, con le zone di Fossarmato, Mirabello e Scala e utilizzando un prodotto rigorosamente biologico.

«L’intervento che abbiamo avviato – spiega Goppa - mira a fornire una risposta immediata ai disagi di numerosi cittadini, a contenere la diffusione dell’insetto anche in ottica della prossima stagione e a tutelare la vegetazione, della quale Hyphantria si nutre “scheletrizzando” gli alberi. Si sarebbe dovuto agire preventivamente utilizzando il Bacillus thuringiensis che è un batterio sporigeno che vive nel terreno impiegato come agente di lotta microbiologica. Quest’anno le particolari condizioni climatiche hanno comportato un’esplosione della situazione ed è quindi necessario contenere l’invasione, anche in vista dell’anno prossimo quando si eseguiranno interventi mirati, sia utilizzando il Bacillus, sia posizionando sugli alberi nidi e mangiatoie per attrarre uccelli e quindi facilitando la predazione dei bruchi».

Il rimedio: un bacillo per la lotta biologica

«Sarebbe opportuno avviare un intervento utilizzando il Bacillus thuringiensis che è un batterio sporigeno che vive nel terreno impiegato come agente di lotta microbiologica», spiegano Piermarco e Elena Carrara del Garden Frartelli Carrara, di San Genesio. «L’Hyphantria ne è golosa e muore per indigestione. Sono necessari più interventi ripetuti e comunque vanno utilizzati prodotti che incidano anche sulle larve. Si tratti di prodotti costosi per alcuni dei quali è necessario essere in possesso del patentino fitosanitario». Il Comune, considerata l’entità eccezionale del fenomeno e sentito il parere tecnico dell’agronomo, ha ora programmato un intervento straordinario di disinfestazione con un prodotto biologico, scelto seguendo criteri di massima ecocompatibilità. Anche se nella fase larvale Hyphantria assomiglia alla processionaria, esistono diverse differenze sostanziali: Hyphantria cunea non costruisce i tipici nidi bianchi cotonosi della processionaria ma ragnatele di fili sericei e le larve sono presenti nel mese di agosto. Inoltre non rappresenta un rischio sanitario per l’uomo e gli animali come accade invece con la processionaria.

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