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Zona logistica semplificata, stabilite le regole per gli investimenti: attesa la nomina del comitato di gestione

I criteri per accedere al credito d’imposta per 80 milioni di euro sono arrivati. Ora manca la nomina del Comitato di indirizzo – la cui presidenza spetta al presidente della Regione o a un suo delegato – che ne costituisce l’organo di governo. Un altro passetto in avanti dunque per l’istituzione della Zona logistica semplificata (Zls) di Venezia e Rovigo.

Un percorso lungo e travagliato iniziato ormai 5 anni fa su impulso del presidente degli industriali veneziani, Vincenzo Marinese. Passo in avanti che richiede cautela, perché troppe volte la partita è sembrata essere chiusa. E invece chiusa non era.

I criteri per l’assegnazione delle risorse sono indicati nel decreto ministeriale attuativo già bollinato dal Mef (il ministero dell’Economia e della Finanza) e che sarà pubblicato nella prossima Gazzetta ufficiale.

«Le imprese del Veneto potranno beneficiare di importanti incentivi fiscali sotto forma di crediti d’imposta in compensazione. Questa misura, che mette a regime gli 80 milioni di euro per l’anno in corso, previsti nel Dl Coesione», dice il sottosegretario della Lega al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, «stimolerà investimenti in settori strategici nella zona prevista tra Venezia e Rovigo». Le imprese interessate ai benefici saranno obbligate a mantenere l’attività nella zona per almeno 5 anni. I criteri individuati dal decreto prevedono, per esempio, nella cornice della normativa europea sulle Zls, che i benefici non si applichino ai settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite.

Tra gli investimenti ammissibili, in un arco temporale che va dall’8 maggio al 15 novembre 2024, ci sono quelli per il rinnovo delle attrezzature, nuovo magazzini e l’ampliamento delle strutture produttive, con una percentuale di copertura diversa a seconda del totale delle somme investite.

«Ormai è fatta», dice soddisfatto Marinese, che oggi è anche vicepresidente nazionale di Confindustria con la delega ai rapporti con i territori, «i tempi sono strettissimi ma c’è il decreto, ci sono i soldi. Bisogna solo istituire il Comitato di indirizzo e partire».

La data del 15 novembre infatti è dietro l’angolo, anche se potranno accedere al credito di imposta anche quelle aziende che già hanno realizzato gli investimenti. Ed è ipotizzabile che, solo aziende che avevano già pianificato investimenti - non sono decisioni che si prendono dall’oggi al domani - si facciano avanti. A patto che il Comitato di indirizzo - l’interlocutore delle aziende - diventi quanto prima operativo. Il 4 settembre l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, farà partire la lettera di convocazione, per la prossima settimana, del tavolo regionale per Zls che coinvolge sindaci, rappresentanti di categoria e l’Autorità portuale di Venezia che avrà un ruolo centrale nell’ambito del Comitato.

E solleciterà i ministeri affinché indichino i membri del Comitato. «In attesa dell’insediamento del Comitato», riflette Marcato, «potremo informare tutte le aziende che già hanno realizzato investimenti della possibilità di accedere al credito di imposta».

«Questo il coronamento di un lungo percorso, pienamente condiviso con il territorio, al quale abbiamo lavorato moltissimo negli ultimi anni», aggiunge Marcato, «adesso, finalmente, abbiamo tutti gli strumenti per rendere pi attrattivo, dando un forte impulso di sviluppo al territorio tra il Porto di Venezia ed il Rodigino».

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