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Scuola, 261 cattedre coperte da precari in provincia di Pavia: solo 53 resteranno in classe tutto l’anno

PAVIA. A poco meno di dieci giorni dall’avvio della scuola, previsto per il 12 settembre, regna ancora l’incertezza su una quota di docenti che prenderà posto in cattedra. Nelle scuole medie e superiori della provincia di Pavia 261 materie sono ancora senza nomine e saranno coperte da supplenti, mentre 4.300 cattedre sono già occupate. La quota dei precari quest’anno sarà, peraltro, condizionata dai tempi del concorso per i docenti a tempo indeterminato, che doveva finire ad agosto ma non è ancora terminato per tanti insegnanti. Il Ministero prevede, comunque, che queste nomine saranno fatte entro il 31 dicembre. Questo ha costretto l’Ufficio scolastico provinciale ad accantonare dei posti (per le scuole medie e superiori sono 208 su 261 cattedre): l’effetto sarà che una parte di supplenti sarà rimpiazzata ad anno scolastico già avviato dai vincitori di concorso.

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«Continuità a rischio»

«In sostanza quest’anno avremo meno incarichi annuali, da qui alla fine di agosto del prossimo anno – spiega Elena Maga, della Cisl scuola –. Ci saranno insegnanti per tutto l’anno, presi delle graduatorie provinciali di supplenza, e altri che arriveranno dai concorsi». I numeri dicono, in sostanza, che solo 53 supplenti resteranno tutto l’anno.

«Gli uffici scolastici provinciali hanno lavorato anche a Ferragosto e ancora ci sono tante incertezze – è la posizione di Luigi Verde, della Uil –. Il tutto per l’incapacità di organizzare un concorso con tempistiche adeguate. Per questi docenti è stato necessario congelare il posto: questo vuol dire che la scuola inizierà con un altro docente, che cambierà a novembre o dicembre, ad anno quindi in corso. Una situazione che disorienta sempre gli studenti». Per la scuola primaria a ieri pomeriggio c’erano solo i numeri dei posti accantonati per chi vince il concorso: 133 cattedre.

Le materie

Scorrendo i dati per ora disponibili si scopre che le materie più critiche, quelle in cui si trovano meno facilmente insegnanti, sono quelle tecniche, dove tanti preferiscono la carriera aziendale e stipendi più allettanti. «Ma questo dipende anche dal fatto che i corsi universitari per queste discipline sono meno frequentati rispetto al passato», spiega Maga. Alle medie il numero più alto riguarda le materie di italiano, storia e geografia, con 76 cattedre vuote da coprire con supplenti (69 posti tra questi sono stati riservati per chi vince il concorso). Per tecnologia la totalità delle cattedre (12) è riservata al concorso. Più dinamica la situazione alle superiori: le materie con più posti liberi sono italiano, storia e geografia (24 di cui 20 per chi passa il concorso), matematica (23) e fisica (22). Anche per scienze naturali ci sono pochi insegnanti (14 posti liberi).

Le nomine

Nei prossimi giorni si verificherà chi ha avuto la nomina (tra algoritmi ed errori) e quanti sono quelli che accetteranno, ma anche le eventuali rinunce. In questo caso si scorrerà la graduatoria delle Gps (le graduatorie provinciali di supplenza), oppure, per arrivare a coprire tutte le cattedre, saranno gli stessi dirigenti scolastici a provvedere con le graduatorie di istituto. «Ci preoccupa la procedura nuova dell’interpello – spiega ancora Maga –. Finite le graduatorie il Ministero ha pensato di sostituire la vecchia messa a disposizione, in cui era il docente a farsi avanti, con questa nuova procedura, cioè la scuola emette un bando e gli insegnanti potranno candidarsi. Ci chiediamo come faranno le scuole a gestire anche questa procedura. Ci aspettiamo che il Ministero dia indicazioni più precise».

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