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Mortegliano conferirà la cittadinanza onoraria ai volontari che hanno aiutato dopo la grandinata 

Un legame forte, nato mentre si mettevano in sicurezza i tetti distrutti dalla grandine, mentre si aiutavano le persone che in pochi minuti avevano visto i sacrifici di una vita intera spazzati via dal vento, mentre si distribuivano i teli e si metteva in moto tutta la macchina per ricostruire un paese, Mortegliano.

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Un legame che da quella sera del 24 luglio 2023 non si dimentica quello tra l’amministrazione comunale e i soccorritori. Ed è per questo che venerdì 6, alle 20, nella sala consiliare del municipio sarà conferita la cittadinanza onoraria alla Protezione civile, al Corpo dei vigili del fuoco di Udine, ma anche a quelli di Trento e di Bolzano che furono a lungo impegnati a portare aiuto in quel frangente, e ai volontari del Soccorso alpino.

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«È il nostro modo per dire loro grazie – riferisce il primo cittadino di Mortegliano Roberto Zuliani – a tutte le strutture operative che hanno prestato soccorso. Vuole essere un segno tangibile di riconoscenza da parte della comunità di Mortegliano, non solo come un gesto simbolico, ma anche come un ringraziamento concreto per l’opera prestata dopo la disastrosa grandinata di un anno fa a persone che hanno dimostrato un altissimo senso di solidarietà ed efficienza, contribuendo al ripristino della normalità nel territorio gravemente colpito».

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Il conferimento della cittadinanza onoraria ai corpi volontari che hanno prestato il loro tempestivo e prezioso aiuto alla cittadinanza e al territorio di Mortegliano era stato approvato all’unanimità dall’amministrazione comunale lo scorso 28 marzo.

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Venerdì sera – in un incontro aperto a tutta la popolazione - avverrà la consegna ufficiale. Una comunità, quella di Mortegliano, che non ha dimenticato il grande aiuto ricevuto. Una comunità che un anno dopo ha saputo ricostruire, che non si è arresa, che ha sistemato, riparato, che ha fatto ripartire le aziende, che non si è data mai per vinta nonostante la grandine, spinta da raffiche di vento oltre i 100 chilometri orari, avesse squarciato case, palazzi e automobili portando devastazione ovunque. È una comunità che, soprattutto, non dimentica chi in quell’occasione, incurante del tempo, della fatica e del pericolo, si è impegnato per aiutare le persone che si trovavano in difficoltà. Migliaia di interventi, migliaia di ore in prima linea per portare soccorso e conforto a chi, in una sera, aveva perso tutto.

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