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Marin Cilic, l’antieroe romantico che prova a rilanciarsi attraverso i Challenger

A dieci anni di distanza dal suo trionfo allo US Open 2014, Marin Cilic ci prova ancora. Le ultime cronache raccontano che si è imposto sul tennista francese Ugo Blanchet – con il punteggio di 6(5)-7 6-2 7-6(4) – al termine di una gara piuttosto combattuta e valevole per il primo turno del Challenger di Cassis. Prosegue, dunque, il cammino del tennista croato nel torneo transalpino, dopo i numerosi problemi fisici (in particolar modo al ginocchio) che lo hanno accompagnato nel corso degli ultimi due anni.

Adesso, sulla strada dell’ex numero tre del mondo, ci sarà il giocatore britannico Kyle Edmund. Un match decisamente interessante e che ha un po’ il sapore d’altri tempi. Basti pensare che circa sei anni e mezzo fa, Cilic e il nativo di Johannesburg, si affrontavano in una semifinale Slam all’Australian Open, con il croato vittorioso in due Set. Corsi e ricorsi tennistici.

Sin qui, dicevamo, non sono state delle stagioni facili per il caro vecchio Marin. Gli ultimi anni del croato sono stati costellati da infortuni vari che ne hanno compromesso (quasi definitivamente, ci verrebbe da dire) il rientro a grandi livelli. Oltre ad aver collezionato 19 titoli ATP (US Open a parte, naturalmente), Cilic è stato il protagonista indiscusso del successo in Coppa Davis della Croazia nel 2018 (ultima edizione con il vecchio format). L’ultimo risultato degno di nota, invece, risale a due anni or sono, quando riuscì a qualificarsi – in maniera inaspettata – alla semifinale del Roland Garros.

I primi problemi al ginocchio sono arrivati a inizio 2023, con l’immediata scelta di operarsi ed un vortice irrefrenabile di ostacoli con cui confrontarsi. Ad ogni modo, a quasi trentasei anni, quella di Cilic assomiglia sempre di più alla parabola di un (anti)eroe romantico che – nonostante tutto – ha ancora voglia di rimettersi in gioco (pur se in tornei minori) e di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Concedersi un’altra opportunità, del resto, rappresenta uno dei comandamenti più rispettabili del grande Vangelo dello Sport. Ricominciare, anche se a fatica. Il tennis è anche questo. Soprattutto questo.

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