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Ticinum Festival, il mondo fantastico di Marco Giusfredi

Riesci a immaginarlo? Il meraviglioso mondo di Marco Giusfredi. Il titolo della mostra - che viene inaugurata oggi alle 18.30 in apertura di Ticinum Festival al Broletto - è un invito vero a seguire le suggestioni delle tavole illustrate con pennino, acquerelli e pastelli. E già dalla prima sala quel titolo svela il suo significato immaginifico: un luogo incantato popolato da grandi figure in cartone – la statua dell’imperatore Augusto, della moglie Livia, pietre romane, busti di matrone, pile di libri, – che conduce nelle tre sale successive. Un itinerario nella produzione ventennale dell’autore. Al visitatore il compito di trovare la chiave per interpretarla.

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Da Leonardo da Vinci a Napoleone, da Alessandro Volta e re Alboino fino alla stessa città di Pavia, rivisitati da Giusfredi con il lampo di genio delle note figurate in miniatura, quasi una didascalia animata.

La sezione inedita su Pavia romana

Nell’ultima sala, dalle pareti rosse come il manto degli imperatori romani, trova posto una sezione inedita: le illustrazioni realizzate a corredo del libro dell’archeologo Stefano Maggi Pavia romana, ovvero Ticinum, città di Augusto (Univers edizioni), che sarà presentato lunedì 9 alle 18.30 dall’autore insieme al collega Maurizio Harari, entrambi docenti all’Università di Pavia.

Milanese di nascita e ormai stabilmente pavese, Giusfredi ha lavorato come pubblicitario nella comunicazione per oltre quattro decenni.

La sua formazione - fa notare lui stesso nelle scarne note biografiche che fornisce - «risale ai tempi in cui immaginare di poter disegnare con un computer era indice di eccessiva e preoccupante fantasia».

L’esordio con la battaglia del 1525

Eppure la fantasia è una componente straordinaria del suo lavoro. «Le prime illustrazioni pavesi sono nate quando ho conosciuto Luigi Casali che stava scrivendo un libro sulla Battaglia di Pavia – racconta Giusfredi – Poi è stata la volta del libro Tribolamenti longobardi e nel 2018 del racconto del sacco di Napoleone a Pavia avvenuto nel 1796». E ancora una carrellata di personaggi storici dell’ateneo paese, a cui aggiungere le illustrazioni per L’altro Leonardo, ancora una volta in coppia con Casali. «Fu un lavoro divertente – dice – perché Gigi andò alla ricerca di tracce del genio a Pavia e fece un lavoro enorme su citazioni, aneddoti, pettegolezzi».

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«L’uomo non cambia»

Le tavole realizzate in questi anni sono centinaia. La mostra - il cui allestimento è stato curato da Rosanna Palomba - ne propone una selezione seguendo diversi temi.

«Rileggo vicende e personaggi attraverso un filtro che non vuole essere deformante – spiega l’autore – bensì suggerire che passioni, desideri, peccati e difetti e del genere umano non sono cambiati nel corso dei millenni. Rimangono gli stessi anche se non siamo più i barbari longobardi ma viviamo di tecnologia. Mia moglie mi riprovera di essere cinico ma nn è così. Anzi mettendoli in luce ho sempre la speranza che si possa migliorare».

La mostra al Broletto sarà visitabile dal 4 al 14 settembre tutti i giorni dalle 18 alle 23; dal 15 al 29 invece da giovedì a domenica dalle 16 alle 20.

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