US Open, Draper: “Mi sento un giocatore più completo”. E sull’amicizia con Sinner: “qualcuno a cui sono vicino”
La conferenza stampa di Jack Draper dopo la sua prima storica semifinale slam ottenuta dopo la vittoria su De Minaur. Nel mentre il britannico ha raccontato cosa lega lui e Jannik Sinner, impegnato a sua volta nel quarto di finale contro il russo Medvedev: “Non vedo l’ora di guardarli più tardi. Sono entrambi giocatori incredibili e ho grande rispetto per entrambi.”
D. Jack, i tuoi pensieri sulla vittoria.
JACK DRAPER: E’ stata una partita solida da parte mia.
Ovviamente la prima partita sull’ Ashe, il primo quarto di finale, è stata un‘esperienza diversa. Ovviamente ho affrontato Alex qualche volta volte e so che è un avversario davvero duro. Po semplicemente che sia stata una partita solida sotto ogni aspetto. Orgoglioso della mia prestazione. Ci sono stati alcuni alti e bassi durante la partita, ma in generale ho sentito di aver servito bene. Ho fatto un buon lavoro.
D. Ti sei fasciato la gamba a metà secondo set (in difficoltà). Come ti senti adesso? Hai qualche preoccupazione per la partita?
JACK DRAPER: Ho sentito qualcosa sul set point nel primo set. Ero un po’ preoccupato, ma poi ci ho giocato sopra due set. Penso che una delle cose di quest’anno che mi ha aiutato a fare ordine sia che mentalmente sto molto meglio. Sono consapevole che sto giocando tanto tennis, gareggiando tantissimo e mettendo a dura prova il mio corpo. Anche se raccoglierò piccoli problemi e infortuni, devo continuare ad andare avanti. Alla fine del giorno le cose non sono peggiorate e mi sono sentito bene. Sì, ero felice che non si fosse trasformato in un problema.
D. Hai parlato molto della tua capacità di esprimerti a questi livelli, andando in profondità nei grandi tornei. Nonostante ciò, sono curioso di sapere se tu sei sorpreso del modo in cui ti sei comportato per tutte le due settimane. Di cosa sei più felice in generale?
JACK DRAPER: E’ strano. Non ho pensato proprio a niente. Sto solo cercando di concentrarmi su ciò che è importante, ciò che devo continuare a fare, quello che devo provare a fare nel prossimo incontro. Per ora mi sto concentrando solo sulla mia guarigione, starò decisamente lontano dal telefono e ci proverò e basta. Concentrarsi su ciò che è importante e godersi anche la vittoria, senza dare per scontati questi momenti. Ho sempre saputo che se avessi lavorato duramente il mio momento sarebbe arrivato. Non sapevo quando sarebbe successo, ma adesso posso fare un sacco di cose straordinarie. Io sono molto orgoglioso di me stesso.
D. Cosa ti è piaciuto di più nel tuo modo di giocare in queste cinque partite? Ci sono aspetti del tuo gioco che forse hai eseguito meglio di quanto ti aspettavi?
JACK DRAPER: Mi sento un giocatore più completo, fisicamente mi sono sempre forse preoccupato un po’ in passato di giocare cinque set e di farlo mentalmente ed emotivamente, Forse era troppo per me, e in un certo senso pensavo: ‘sto bene abbastanza per far giocare questi migliori giocatori del mondo set al meglio dei cinque e cose del genere’?
Sento di avere benzina nel serbatoio. Sapere questo mi dà molta tranquillità, il mio corpo si sente bene, è robusto, e sono pronto per andare avanti.
Sento il mio tennis fluido, e io mi sento come se non stessi usando troppa energia mentre gioco i punti. Penso che quando guardiamo i migliori giocatori del mondo, una cosa che fanno è quella di fare tutto abbastanza senza sforzo, e lo fanno dentro di loro e fanno le cose con una tale efficienza. Penso di star lavorando molto duramente a livello fisico, e penso che questo mi stia aiutando ad essere più efficiente, risparmiando energia. Mi sento davvero forte là fuori, quindi è qualcosa che è davvero migliorato.
D. Hai giocato contro entrambi i potenziali semifinalisti. L’esperienza di affrontarli ha aiutato, o è stato più un discorso di averci giocato su differenti superfici? Contro uno dei due hai giocato diverse volte in passato. Quei matches sono irrilevanti?
JACK DRAPER: Penso che sia stato d’aiuto averli affrontati entrambi. Quando ho affrontato Daniil a Roma non sapevo cosa aspettarmi. In quella partita molti dei miei errori, se non proprio il mio modo di giocare, sono dipesi da chi avevo difronte. Penso che sia dura quando giochi contro i migliori giocatori del mondo. Non sai cosa aspettarti e guardi questi ragazzi che vincono i tornei del Grande Slam in TV e roba del genere, e pensi: wow, domani andrò là fuori e loro sono semplicemente troppo per me.
Mentre se metti il tuo gioco in campo e se fai le cose giuste, ottieni delle possibilità qua e là. Anche i migliori giocatori del mondo, vincono solo il 53%, il 54% dei punti, quindi è giusto un discorso di quanto sei cinico quando conta davvero. Non vedo l’ora di guardarli più tardi. Sono entrambi giocatori incredibili e ho grande rispetto per entrambi. Penso qualunque cosa accada, sarà davvero una bella semifinale, e spero di tirare fuori il mio miglior tennis.
D. Guardando la semifinale, una dei tuoi possibili avversari potrebbe essere Sinner. Avete giocato in doppio insieme di nuovo in Canada. Mi chiedevo se hai avuto l’opportunità di rimanere in contatto durante tutta l’estate, se avete scambiato qualche messaggio durante tutto il torneo e se ti ha supportato in qualche modo?
JACK DRAPER: Sì, siamo sempre rimasti uniti negli ultimi due anni sul Tour. Jannik è un buon amico, qualcuno a cui sono decisamente vicino. Sai, ci scambiamo messaggi nei momenti positivi e in quelli negativi. È uno sport difficile da praticare quando sei un ragazzo giovane. Sei sempre in viaggio, praticando uno sport implacabilmente intenso, sia fisicamente che emotivamente, ed è difficile, non abbiamo molti amici. Quindi, in un certo senso, avere il sostegno di qualcuno che conosce la stessa situazione è davvero grande. Ho un enorme rispetto per Jannik ed è stato fantastico giocare in doppio con lui a Montreal.
Penso che abbiamo giocato un ottimo doppio insieme. Io non avevo mai vinto una partita di doppio nel tour, quindi, ovviamente, giocare con il numero 1 al mondo è stato fantastico e sicuramente ho imparato molto sul gioco del doppio, e mi sono divertito molto con lui. E’ stato davvero bello poter scendere in campo con lui. Sì, sono sicuro che continueremo a rimanere in contatto.