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US Open, Errani: “Obiettivo Finals con Paolini”. Vavassori: “Sara dà una tranquillità incredibile”

Ma quante facce belle e sorridenti ha l’Italia del tennis? Un ciclone di entusiasmo e di vittorie si è abbattuto sui cuori degli appassionati di questo meraviglioso sport e, per fortuna, non ci si annoia mai ad aggiornare record e numeri positivi.

La bacheca azzurra si riempie di un altro successo: quello ottenuto nel doppio misto dalla coppia composta da Sara Errani e Andrea Vavassori. Dietro le quinte c’è sempre lei, la “Sarita” nazionale che è la regista di questi doppi, la grande tessitrice di successi. Perchè sa cucire i rapporti, dare solidità al suo compagno di coppia e tirar fuori da lui o da lei il meglio che si possa avere per arrivare dritti alla meta.

D: Sara è esperta di vittorie Slam, tu invece hai cominciato ad assaporare il successo quando ti sei trovato 0-40? È lì forse il momento in cui si pensa ai tanti allenamenti, ai tanti sacrifici fatti ed è quello il momento più bello.

Vavassori: “Secondo me è stato importantissimo vincere il primo set. Partire bene nel tie-break del primo parziale. Eravamo stati avanti di un break, poi il loro recupero e quel tie-break ci ha dato fiducia. Poi nel secondo eravamo via 4-1 e sapevamo che dovevamo tenere solo il servizio nostro e che sarebbe finita. Hanno risposto molto bene, ma siamo rimasti tranquilli. Sara mi dà una tranquillità incredibile e quando in campo sai di poter contare su una persona così sei molto fiducioso e sereno anche tu. E’ una persona fantastica e noi abbiamo bisogno di esempi del genere sia in campo che nella vita di tutti i giorni”.

D: Sara che cosa avete combinato? Una gran vittoria e in campo sembrate un “10” che rifinisce e un attaccante di livello. Che tipo di lavoro avete fatto, avete preparato degli schemi?

Vavassori: “So benissimo che lei è solidissima da dietro e credo la nostra fortuna sia il gran lavoro che facciamo nel pre-partita in maniera perfetta nel conoscere gli avversari e sapere cosa fanno. Loro non chiudevano gli spazi e ci davano il tempo di giocare. Quando Sara gioca il dritto pesante è dura per tutti. Poi facciamo sfide, giochini e tutto ci aiuta. Siamo qui anche grazie al match point annullato in maniera strepitosa da Sara contro Rogers con una volèe che solo lei poteva fare“.

Errani: “Io penso che Andrea sia una persona perfetta. Mi è piaciuto molto sia fuori che dentro al campo. Possiamo crescere tanto“.

Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: “Intanto complimenti, poi una domanda. Se aveste giocato questo Slam prima delle Olimpiadi vi avrebbe aiutato?

Errani: “Sicuramente a Wimbledon abbiam perso una partita pazzesca e poi non abbiamo fatto partite insieme. Giocando si migliora tantissimo, sicuramente se avessimo giocato questo Slam delle Olimpiadi avremmo fatto ancor meglio. Giocare aiuta tanto, ma siamo migliorati tantissimo in queste poche partite fatte con schemi precisi che ci aiutano a sapere cosa fare”.

Vavassori: “Restare a Wimbledon a giocare il doppio misto mi ha aiutato tantissimo. Ero molto sofferente per via della pioggia e molti mi dicevano “vai a giocare un challenger, cosa stai facendo qui. E, invece, ha pagato tutto specie sul piano mentale”.

D: Ora Sara c’è la corsa verso le Finals.

Errani: “Sicuramente arrivare alle Finals con Jasmine è un obiettivo. Siamo focalizzati su questo. Dove va lei ci sono io in modo da poter giocare un doppio se c’è la possibilità. Poi molto dipende dai tornei di singolare. Dietro si stanno avvicinando e quindi dobbiamo provarci a giocare quei pochi tornei che rimangono”.

D: Sara complimenti! Jasmine ti dà sempre il merito del suo successo perchè sembra che la svolta sia arrivata da quando gioca con te in doppio. Ha imparato molto da te e le hai dato alcuni consigli e suggerimenti. Puoi raccontarci di cosa le hai insegnato o che tipo di consigli le hai dato?

Errani: “Io amo il tennis! Adoro guardare le partire, analizzarle tatticamente. Jasmine è una donna che vuole migliorarsi ogni giorno. Mi sta chiedendo tante cose e le piace confrontarsi con me sui suoi match per sapere cosa deve migliorare. E’ davvero un bel modo di porsi. Mi piace darle consigli e se posso aiutare lei, lo faccio al 100%. Jasmine è come Andrea: ho bisogno di giocare con qualcuno di cui mi fido qualunque cosa accada. E’ questo per me l’aspetto fondamentale ed è per questo che gioco con loro in doppio“.

D: Sara cosa rappresenta per te questa stagione? Non solo per quanto riguarda i doppi ma anche per il singolare.

Non ci sono più parole per definirla. E’ più di un sogno, anzi io non sogno mai quindi è molto di più. E’ un anno incredibile: la vittoria di Roma abbiamo fatto la finale a Parigi. Io gioco bene anche in singolare. Adesso questo doppio misto Slam, la medaglia era il massimo. Non ho parole (sorride). Mi sto divertendo molto, ovviamente quando vinci ti entusiasmi molto, quando perdi non ci riesci molto. Ma lì devi restare mentalmente concentrata, anche nei periodi negativi. E così ho fatto. Sono orgogliosa di me stessa“.

Poi la chiusura affidata alla gioia di Vavassori: “Sono felicissimo e so bene che vincere aiuta a vincere”.

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