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Gentiloni nomina Italia Viva e dalla platea della Festa dell’Unità partono i fischi. E Riotta battibecca con un contestatore sull’Ucraina

Al commissario europeo Paolo Gentiloni è bastato solo nominare Italia Viva che la platea della Festa dell’Unità di Reggio Emilia è esplosa in una bordata di fischi. “Fanno molto bene il Pd e Schlein a lanciare un appello all’unità a tutte le forze di centrosinistra – stava dicendo Gentiloni -, sia quelle che spontaneamente si collocano nel centrosinistra, sia quelle che di nuovo si collocano nel centrosinistra, penso a Italia Viva. Bisogna lavorare per coalizione larga con tutte le forze che è possibile coinvolgere”. Ai fischi si è aggiunto un coro di no. Durante il dibattito, moderato dall’editorialista di Repubblica Gianni Riotta, si sono moltiplicate le contestazioni, in particolare da alcuni anziani seduti in platea critici con alcune posizioni espresse sulla guerra in Ucraina. “Ai tempi delle Feste dell’Unità ti avrebbero già buttato fuori. Lei è un maleducato… via via via!” ha esclamato Riotta – forse con un pizzico di nostalgia -, rivolgendosi a uno dei contestatori, che poi è stata accompagnata fuori. Quest’ultimo, a dispetto della “linea Riotta”, è stato poi avvicinato da Igor Taruffi, braccio destro della segretaria Elly Schlein, con cui ha parlato alcuni minuti. Dopo l’intervento di Gentiloni è in programma un dibattito con un altro presidente del Consiglio, il leader del M5s Giuseppe Conte, e quindi è probabile che nel pubblico ci siano anche sostenitori dei 5 Stelle.

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