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Aumento della bolletta dell’acqua, la Provincia di Pavia approva all’unanimità

PAVIA. Arriva l’ok del consiglio provinciale all’aumento della tariffa del servizio idrico, acqua, fognatura e depurazione, e al piano delle opere da circa 178 milioni di euro.

I consiglieri, all’unanimità, hanno approvato l’incremento che aveva già ottenuto il “sì” della conferenza dei sindaci, proposto da Ato, e il cui effetto i pavesi misureranno nella prossima bolletta.

L’Azienda speciale d’ufficio d’ambito, di cui è presidente Antonio Pelo e direttrice generale Claudia Fassina, aveva dovuto tener conto degli adeguamenti imposti da Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, alla quale comunque spetta l’ultima parola sulle nuove tariffe.

Risorse da investire

Tariffe che, va ricordato, coprono la quota maggiore degli investimenti programmati. E il piano delle opere, approvato prima dall’assemblea dei primi cittadini e ora da Piazza Italia, prevede investimenti significativi nel periodo 2024 – 2029, pari a quasi 178milioni, 54,2 i milioni provenienti da contributi statali e regionali. Ammonta ad oltre 39milioni di euro la somma destinata al Pavese, a quasi 24 milioni quella dirottata sulla Lomellina e a circa 37milioni quella sull’Oltrepo.

Per quanto riguarda l’aumento del servizio idrico, gestito da Pavia Acque, il presidente della Provincia Giovanni Palli sottolinea come «l’incremento risulti molto più contenuto rispetto a quello registrato negli altri territori provinciali» e ricorda che, per sostenere le famiglie in disagio economico, sono previste le agevolazioni del bonus idrico, garantito da uno stanziamento, da parte della Provincia, di 625mila euro all’anno.

Subito 4 cent in più

Entrando nel dettaglio, lo scorso anno la tariffa base era di 1,71 euro al metro cubo. Nella bolletta di quest’anno passerà a 1,75 euro, mentre nel 2025 a 1,79 euro. Significa che, nel 2025, la bolletta registrerà un aumento annuo di 2,35 euro per un nucleo formato da una persona, e di circa 6 euro per una famiglia costituita da tre componenti. «L’adeguamento è giustificato dalla riduzione prevista dei consumi, dall'adeguamento ai tassi di inflazione indicati da Arera, e dal finanziamento di agevolazioni per le fasce deboli della popolazione attraverso il bonus idrico – spiega Palli -. Basti pensare che stiamo facendo fronte ad un aumento del tasso di inflazione stabilito dall’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente, pari al 4,5% per il 2023 e all’8,8% per il 2024 e che, nonostante ciò, ci troviamo tra gli ultimi posti in Lombardia per incremento a fronte di aumenti annuali dell’8-9% con proiezioni, sul periodo 24/29, addirittura di quasi il triplo rispetto alla nostra previsione».

Le nuove opere

Per quanto invece riguarda il Piano d’Ambito 2024 – 2029 di Ato, tra le opere previste c’è il nuovo depuratore di Pavia nord che costerà circa 17 milioni, il potenziamento del depuratore di Bereguardo (circa 3 milioni) e di quello di Gropello Cairoli (quasi 2 milioni). Ha un costo di oltre 3,9 milioni invece per la dorsale della Val di Nizza, da Ponte Nizza a Colli Verdi (oltre 3,9 milioni), la dorsale con nuovi pozzi a Casei Gerola e a Salice Terme (circa 3,6 milioni). —

Stefania Prato

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