Galleria Comelico, stop notturno e limite a 30 all’ora
Ancora una notte di libera uscita dal Comelico a Santo Stefano di Cadore. Poi, dal 9 settembre sera alle 22, la galleria Comelico lungo la Ss 52 Carnica sarà chiusa ogni notte dalle 22 alle 6 del mattino, salvo il sabato e la domenica, fino al primo agosto 2025, prima fase dei 32 mesi di lavori.
Saranno autorizzati ad entrare ed uscire solo i mezzi di soccorso e, con pass nominali, una trentina di operatori della sanità e della sicurezza, che terminano il lavoro o lo iniziano alle 22 oppure alle 6 del mattino: disporranno di una finestra di mezz’ora, fino alle 22,30 e dalle 5,30.
I sindaci del Comelico sono riusciti ad ottenere tutta una serie di agevolazioni.
Oltre all’apertura diurna che inizialmente era limitata a fasce orarie. Di giorno si passerà, anche se dal 9 settembre il limite di velocità scende a 30 all’ora.
Di notte, invece, l’automobilista dovrà salire e scendere il passo Sant’Antonio oppure dirottare per Danta. I camion pesanti per il passo di Monte Croce Comelico. I disagi non mancheranno ma solo da domani notte sarà possibile verificare quali saranno i più pesanti.
Semafori
Il percorso tra Cima Gogna e Santo Stefano di Cadore, lungo 10 km e 13 minuti per superare la distanza, potrebbe raddoppiare in termini di tempo.
La galleria Comelico, lunga 4 km, dal 9 settembre alle 6 di mattina non è più percorribile a 50 km l’ora, bensì a 30. Superato il tunnel ci si trova davanti ad un semaforo che introduce ad un senso unico alternato per il rifacimento parziale del ponte di Lasta.
Avanti altri 300 metri ed ecco un altro semaforo. Senso unico alternato anche in questo caso, per il cantiere della Vittadello che sta allungando la galleria paramassi di 100 metri. I semafori non sono coordinati tra di loro.
I sindaci hanno posto la necessità che i cantieri possano svolgersi di notte, come all’interno della galleria. Ma all’esterno sarà difficile. E i tempi risulteranno ancora parecchio lunghi: un anno e mezzo circa per la paramassi.
In conclusione, se la circumnavigazione notturna di Danta o del passo Sant’Antonio allungherà i tempi di 35 minuti per uscire da San Pietro di Cadore ed arrivare a Cima Gogna, di giorno la tratta più breve tra l’ingresso della galleria ed il capoluogo della valle passerà da 13 minuti a 20 nella migliore delle ipotesi, a 25 nella peggiore. Anche per il divieto di sorpasso ed il restringimento della carreggiata.
«Non sono supplementi lunghissimi ma potrebbero comunque scoraggiare non tanti i residenti, quanto i turisti», rileva Davide Zandonella Necca, delegato di Confcommercio per la Val Comelico.
Va precisato che la recente ordinanza dell’Anas prevede l’interruzione notturna fino al primo agosto 2025, facendo intendere che nel pieno della stagione ritorneranno i transiti. Probabilmente anche fra Natale e Capodanno, se non l’Epifania.
Il cantiere
L’impresa Collini di Trento, una delle più attrezzate del Paese, ha avviato il cantiere il 2 settembre. Per il momento ha attrezzato il box per gli uffici e l’area del deposito all’ingresso della galleria.
Dal 9 settembre notte gli operai – saranno inizialmente 25, di stanza tra Auronzo e Santo Stefano, in seguito se ne aggiungeranno 30 – installeranno i new jersey ai bordi strada, lungo il rilevato alla base della volta.
Si inizierà da una e dall’altra parte del tunnel. Verranno così delimitate le aree dei primi mesi di lavori che serviranno per irrobustire le fondamenta delle pareti con l’iniezione di pali in calcestruzzo. L’opera di demolizione della rivestitura della calotta e la sua ricostruzione, infatti, scatterà solo dalla prossima estate.
Il progetto. da 100 milioni di investimento, si propone il consolidamento della volta, ma anche l’impermeabilizzazione e la regimentazione delle acque tunnel, con adeguamento degli impianti e dei presidi di sicurezza.
«La Collini è un’impresa molto seria», riconosce Alfredo Comis, sindaco di Santo Stefano di Cadore.
«Intende procedere nella massima collaborazione col territorio», dice Comis. Tant’è che sta contattando anche imprese locali per eventuali lavori. Dal cronoprogramma che ci è stato anticipato, possiamo addirittura immaginare una contrazione dei tempi».
Sicurezza
«Oltre alla posa di new jersey per delimitare l’area del cantiere da quella del traffico veicolare, un secondo dispositivo di sicurezza», spiega il sindaco di Danta, Thomas Menia, «riguarda un accorgimento tecnico per il quale i due sensi di marcia viaggeranno su livelli sfalsati di altezza. Questo accorgimento tecnico riduce di molto le possibilità di incidenti. Ci vorrà prudenza da parte degli utenti della strada, ma quella ci vuole a prescindere dai cantieri».
Da parte di alcuni automobilisti è stato chiesto che venga tolto il cartello che impone di mantenere una distanza minima di 100 metri tra i veicoli. Proprio perché c’è già un il limite di velocità basso, a 30 km orari.
Sanità
L’Ulss 1 Dolomiti ha potenziato i servizi sanitari a favore dei residenti. In particolare è prevista la presenza del medico di emergenza urgenza dalle 20 alle 8 a Santo Stefano, che garantirà l’assistenza medica nelle uscite della ambulanza con sede a Santo Stefano.
In caso di emergenza sarà attivato un protocollo Suem che prevede l’immediato allertamento dei movieri Anas per predisporre il passaggio del mezzo di soccorso, contestualmente all’invio dell’ambulanza di Santo Stefano sul luogo del soccorso per il quale è necessario il trasporto in ospedale, in modo da ottimizzare i tempi dell’eventuale transito.
Al Distretto Ulss di Santo Stefano è programmata anche la presenza della guardia medica tutte le notti dalle 20 alle 8, oltre che in orario diurno nei giorni prefestivi e festivi.
Sarà presente anche una guardia medica a Pieve di Cadore per coprire i fine settimana. —