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Si stendono sull’asfalto e schivano le auto

Si mettono distesi o seduti in strada, per sfidare la sorte. Poi, quando stanno per arrivare le auto, si alzano di scatto e se la danno via a gambe. Ma la prossima volta potrebbe andare diversamente. Nuova moda, maldestra, per alcuni giovanissimi che si ritrovano ogni sera, bivaccando senza alcun controllo, in via Zoppè a San Fior di Sotto, poco distante dall’omonima frazione di San Vendemiano.

L’episodio in questione, che ricorda da vicino un caso simile accaduto qualche giorno fa a Beinasco, in Lombardia, è accaduto nella serata di venerdì 6 settembre, attorno alle 22 circa. Da tempo la gente lamenta schiamazzi ed evoluzioni improprie con i motorini o gli scooter fino alla sera tardi, almeno fino alle 23, orario che potrebbe rappresentare una specie di coprifuoco imposto dalle famiglie dei ragazzi stessi.

Il racconto dell’automobilista

A ogni modo venerdì sera un automobilista, Mattia Sant, è stato assalito dalla paura.

«Stavo tranquillamente procedendo al volante della mia automobile, quando mi sono imbattuto in alcune ombre che si sono alzate di scatto. Erano evidentemente dei ragazzi, li ho visti abbastanza bene – ha raccontato il residente – sono stato assalito da sentimenti contrastanti. Io ho proceduto fino a casa, per smaltire lo spavento».

Sant ha riflettuto moltissimo su quanto avvenuto. «Avrei potuto chiamare i carabinieri. Ma prima ancora – confessa – avrei dovuto fermarmi e rincorrere almeno uno di questi ragazzi. Avrei dovuto parlare con loro».

Con la coda dell’occhio Sant ha catturato alcune sequenze: «Probabilmente stavano solo facendo una sfida, una scommessa tra di loro (su chi si alzava dopo?, ndr) – conclude – da quello che ho potuto notare, infatti, non mi pare che uno di loro avesse in mano il telefonino o stesse filmando».

Sfide estreme

Nel caso di San Fior è probabile fosse come ha detto il residente, ma in altri paesi non sono pochi i casi di giovani che per sfida si filmano in sfide estreme, dove rischiano la vita, per poi condividere dai loro profili social le immagini delle loro bravate.

Solo con questo sistema molti coltivano la loro personalità; con l’egoismo, l’egocentrismo, per attirare l’attenzione.

Sabato 7 in via Zoppè non si parlava d’altro. I residenti sono convinti che i ragazzi protagonisti della bravata di venerdì siano gli stessi che fanno caos tutte le sere, in questo ultimo periodo.

«C’è una compagnia di adolescenti che non si mette limiti o regole, lungo la strada si sentono tanti schiamazzi, si prestano tra loro il motorino e organizzano anche delle gare. Approfittano del buio per trovarsi e in quelle occasioni combinano qualche bravata – dicono i residenti – non si conosce la loro provenienza, non si sa se siano del paese. Si ritrovano per dare fastidio, con le loro ragazzate». —

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