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L’oasi a rischio incendi, Legambiente insorge «Serve numero chiuso»

Numero chiuso a Brussa e Vallevecchia per il grave rischio di incendi. Legambiente propone di limitare gli accessi. Nei fine settimana, infatti, il comprensorio dell’oasi naturalistica, uno degli ultimi polmoni verdi selvaggi del Veneto, rischia di essere colpito dagli incendi per una cattiva abitudine di alcuni automobilisti. Questi sono soliti parcheggiare la loro macchina all’interno della pineta, sopra gli spazi verdi, ma così facendo le componenti della vettura, surriscaldate, rischiano di intaccare il verde che affiora a lato della strada. Solo quest’estate si sono già rischiati almeno un paio di incendi.

Qualcuno, approfittando del fatto di trovarsi su una zona isolata, si è preparato il pranzo improvvisando grigliate e falò e lasciando abbandonate sul posto le braci incandescenti. Con l’arrivo delle macchine che vengono collocate proprio dentro la pineta il rischio roghi aumenta a dismisura.

«Non vogliamo i ticket di ingresso come a Venezia, ma ci battiamo affinchè vengano limitate le presenze sulla spiaggia di Vallevecchia, gli ingressi vanno contingentati» ammonisce il presidente di Legambiente Maurizio Billotto «Brussa sta diventando una spiaggia da turismo di massa. Tutto questo mette a repentaglio le specie arboree e le presenze degli animali. Per non parlare delle cattive abitudini, insite in alcune persone, come fumare a ridosso della pineta o simili».

L’incubo è quello di un incendio rovinoso, che possa cancellare gli ettari della pineta. I roghi del 2012 e 2013 sono lontani dal punto di vista temporale, ma il disastro si è sfiorato anche quest’anno in Vallevecchia, all’inizio della stagione estiva, quando è andata a fuoco una cucina nell’abitazione di un concessionario, collocato in un isolotto raggiungibile soltanto in barca. Infine proprio l’altro giorno la Regione Veneto ha diramato una lista di luoghi sensibili in cui un incendio potrebbe verificarsi da un momento all’altro.

Il Comune di Caorle, non senza preoccupazione, ha voluto ricordare che in questa lista c’è anche l’oasi. Il direttore della Protezione Civile e Polizia Locale del Veneto, ha dichiarato, pochi giorni fa, lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi per alcuni Comuni del Veneto, tra cui Caorle. —

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