Jannik Sinner sorprende: “In finale si è visto che posso migliorare. Gli AO erano un sollievo, gli US Open…”
Jannik Sinner si è recato nello studio di Supertennis pochi minuti dopo aver vinto gli US Open, tra l’altro portando il trofeo originale (non la riproduzione che riceverà a casa), e ha mostrato tutto il suo entusiasmo per questa grandissima vittoria, soffermandosi sul momento difficile che ha preceduto la cavalcata a Flushing Meadows: “C’è tutta la gente vicino a me che mi conosce come persona e so come ha reagito, c’è il mio team che mi conosce quasi meglio dei miei genitori. Sappiamo che posso ancora migliorare come si è visto in finale con il servizio e alcune scelte che potevo fare meglio: sono cose che ti fanno diventare migliorare“.
Il numero 1 del mondo ha spiegato la chiave tattica dell’incontro: “Secondo me ho vinto la partita partendo forte e facendogli capire che se faceva la palla corta andavo lì, poi ho cambiato qualcosina dal punto di vista tattico. Lui ha alzato l’asticella, poi ho avuto la possibilità di andare sul 4-2. È stata una finale difficile da giocare, ma sono contento“.
C’è grande differenza tra il trionfo ottenuto agli US Open e quello dello scorso 28 gennaio agli Australian Open, perché a Melbourne non partiva da favorito acclarato: “È una posizione un po’ diversa essere favorito, i due Slam sono totalmente diversi: il primo è un sollievo, in questo arrivavo da una situazione un po’ così e mi serviva forza mentale e credo di averla fatta vedere oggi. Mi piace avere pressione, sarebbe strano non averla“.
Il 23enne ha spedito anche un messaggio al pubblico: “Voglio ringraziare di tutto il supporto, soprattutto nei momenti di difficoltà: è facile esserci quando le cose vanno bene, voglio condividere tutto questo con i tifosi, sono contento del pubblico oggi allo stadio perché era onesto. Ho imparato che fuori dal tennis c’è una vita, io lavoro davvero tanto per alzare queste coppe, ma fuori c’è un’altra vita: è importante mettersi intorno delle persone che ti conoscono e che accettano come sei come persona. Credo che valga un po’ anche nella vita generale: è importante circondarsi di persone che ti vogliono bene per come sei, di stare con le persone che ti vogliono bene nei momenti difficili“.