Rogo Grenfell Tower, le famiglie delle vittime si dividono sulle scuse del premier inglese
Due posizioni molto diverse: le scuse del Governo inglese per la tragedia del 2017 stimolano diverse reazioni nelle famiglie di Marco e Gloria.
«Accettiamo le scuse del Governo inglese. Ma adesso devono impegnarsi a ristrutturare tutti gli edifici». Giannino Gottardi e Daniela Burigotto, padre e madre di Marco Gottardi, tornano a commentare l’inchiesta pubblica sull’incendio delle Grenfell Tower – che ha evidenziato serie responsabilità delle istituzioni – e la successiva discussione nella Camera dei Comuni, l’organo elettivo maggiore di tutto il Regno Unito, la cui maggioranza è cambiata di recente, finendo in mano dopo oltre quindici anni ai Laburisti. Nel rogo delle torri di Kensington morirono Marco Gottardi e la fidanzata, Gloria Trevisan, rispettivamente di San Stino e Camposampiero.
Gottardi era in montagna quando ha assistito al dibattito in diretta sulla Bbc. Le parole del nuovo Primo ministro britannico lo hanno colpito. Keir Starmer ha chiesto solennemente scusa per quella tragedia. «A sette anni di distanza le vittime stanno ancora attendendo la giustizia che meritano», ha detto Starmer intervenendo alla Camera dei Comuni. Lo stesso ha assicurato che il suo Governo si impegnerà a fare tutto il possibile affinché una strage del genere non possa «ripetersi mai più». È quel «mai più» che ha convinto i coniugi Gottardi a tendere una mano al nuovo Governo. Le precedenti amministrazioni statali, per le inadempienze alla base dell’incendio, sono state apertamente accusate di negligenza, di avere sottovalutato la situazione delle ristrutturazioni con materiali scadenti in vari palazzi di Londra.
Mai era stato chiesto scusa dai primi ministri precedenti. Solo il giorno dopo, nella tendopoli allestita per gli sfollati, si era presentata (con immensa sorpresa) la regina Elisabetta II, mancata due anni fa.
Un gesto della Corona, di solidarietà e vicinanza, che aveva emozionato le famiglie delle vittime. «Le scuse le accettiamo», ribadisce Giannino Gottardi, «perché sono le prime ufficiali, vere e del nuovo Governo che non ha responsabilità su quanto fatto, o non fatto, dai predecessori, ma ne avrà in futuro, mettendo mano a regole non ancora adeguate e alla loro successiva applicazione. In più, dovrà pensare a cosa fare sugli edifici che oggi hanno ancora i problemi della Grenfell Tower».
All’opposto il tenore che arriva dalle parole di Loris Trevisan, papà di Gloria: «Ma quali scuse? Il Governo inglese deve agire e darci risposte, altro che scuse. Noi da sette anni aspettiamo la verità e la verità corrisponde a giustizia. Ad oggi però, siamo ancora al punto zero».
Il genitore di Gloria è chiaro e diretto su quanto sta emergendo in queste settimane dalla vicenda giudiziaria legata all’incendio della Grenfell Tower: «Sono state evidenziate carenze nei sistemi di allarme, negligenze nei soccorsi e gravi mancanze sulla sicurezza dei materiali ma chi sono i responsabili? Noi aspettiamo verità e giustizia ma gli interessi coinvolti e le lobby sono talmente elevati e potenti che non arriveremo alla verità. L’unica certezza è che noi abbiamo perso due ragazzi in quel modo atroce e come noi tutte le altre famiglie», conclude amaro Loris Trevisan.
Nel rogo di Londra morirono 72 persone, tutte per i gas respirati durante il tremendo incendio. I rinvii a giudizio sono attesi nel 2026, o 2027, quando in teoria potrebbe cominciare il processo. Le sentenze potrebbero essere pronunciate soltanto nel 2030