Gianluca Forcolin non è più assessore a San Donà: ritirate le deleghe
Ritirate le deleghe, Gianluca Forcolin non è più assessore del Comune di San Donà di Piave. Venerdì 13 settembre il sindaco Alberto Teso ha revocato il mandato al segretario provinciale di Forza Italia dopo un summit alle 8 del mattino.
Il commissario locale del partito, Vasco Magnolato, ha indetto una riunione urgente. Per ora nessun commento ufficiale, ma la crisi in giunta era nell'aria da mesi.
Non si escludono adesso contraccolpi nella maggioranza. Forcolin ha due consiglieri della sua lista civica e un consigliere di FI. oltre a un assessore di riferimento del partito.
Forcolin aveva le deleghe del personale e bilancio. Ora gli esponenti della civica potrebbero andare all'opposizione, mentre non si sa cosa sceglieranno di fare quelli di FI in consiglio e giunta. La maggioranza a trazione FdI e Lega è comunque garantita.
Celeghin: «Lacerazioni che non fanno bene»
«E’ sempre una brutta notizia quando si apprende del ritiro delle deleghe di un assessore in una giunta. Ma questo è il copione che si era già visto in passato in Lega. Alcune persone sono divisive, non fanno squadra, non pensano al bene del partito ma piuttosto a radunare gruppi di persone in maniera lacerante al solo fine di costituire correnti finalizzate alla propria elezione in qualche consesso, forse in quello regionale», dice Michele Celeghin, ex coordinatore provinciale Forza Italia, sconfitto da Forcolin a gennaio scorso e ora componente del direttivo provinciale.
«Ne prendo atto con amarezza ma auspico per il bene della città di San Donà di Piave che si continui con il buon governo che ha caratterizzato l’ amministrazione Teso, dando piena fiducia all’assessore in carica Lucia Camata ed al capogruppo Luigi Trevisiol. Forza Italia è un partito che ha rappresentato e rappresenta i valori dei moderati ai quali evidentemente l’assessore in questione non ha aderito in passato, né tantomeno attualmente. Le conseguenze sono appunto queste: continue lacerazioni che non fanno bene né alla città di San Donà di Piave, né a Forza Italia. Auspico che vi siano determinazioni in ordine al rispetto dello statuto del nostro partito prese da chi ha l’autorità e il potere di decidere».