Vallanzasca scarcerato, lo accoglierà una Rsa in provincia di Padova: «E’ gravemente malato»
Oltre mezzo secolo dopo essere entrato in carcere, Renato Vallanzasca lascerà la sua cella a Bollate per essere trasferito in una casa di cura nel Padovano. È malato ormai da tempo e la sua condizione non è più compatibile con una vita dietro le sbarre, ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza di Milano accogliendo la richiesta presentata dai suoi avvocati. Andrà nella Rsa di Rubano, Opera della Provvidenza Sant’Antonio, dove finirà di scontare la sua pena in regime di detenzione domiciliare.
L’ex boss della banda della Comasina è stato condannato in totale a quattro ergastoli. Le condanne riguardano vari reati: rapine a mano armata (che hanno provocato anche diverse vittime), sequestri di persona, risse, sommosse e tentativi di evasione. Ora è malato, una condizione cognitiva che si sta aggravando: «La sua è una patologia dovuta a diversi aspetti. È una condizione tra l’Alzheimer e la demenza. Non può migliorare, però si può rallentare il peggioramento: ma farlo in carcere è impossibile», ha commentato il suo avvocato, Corrado Limentani, raggiunto telefonicamente.
Spiegando che ci vorrà ancora qualche tempo perché Vallanzasca venga trasferito, prima vanno completati alcuni passaggi burocratici, in primis quello da una Asl all’altra. Potrebbe essere questione di un paio di settimane.
Gli chiediamo se dalla struttura di destinazione, magari dagli ospiti, siano arrivate preoccupazioni o lamentele: «Non c’è pericolosità sociale, il Tribunale lo ha riconosciuto. Gli ultimi reati risalgono a tantissimi anni fa e in tutto questo tempo lui comunque si era abituato a uscire con un permesso settimanale. Andava in una comunità e non ha mai dato alcun tipo di problema. A questo si aggiunge la malattia: non è più molto cosciente di quello che accade intorno a lui. Insomma, può stare in una struttura senza problemi».
L’avvocato ha poi ribadito: «Non è più quello di una volta, è un paziente come gli altri: è un detenuto gravemente ammalato, che non ha più consapevolezza di quello che gli sta intorno, e solo. È meritevole di essere aiutato».
La casa di cura nel Padovano dove andrà Vallanzasca è specializzata nel trattamento di malati di Alzheimer o affetti da demenzasenile.
Ed è anche l’unica che si è detta disponibile ad accogliere l’ex boss: «Non abbiamo trovato altri posti disposti. Per fortuna alla fine c’è chi si è fatto avanti», ha concluso l’avvocato.