Boom delle professioni sociosanitarie: al Besta di Treviso 70 studenti alle serali
Oss e infermieri servono come il pane, boom del sociosanitario serale del Besta: le classi salgono da una a tre, raccogliendo una settantina di alunni.
«L'età media è fra i 40 e 50 anni, ci sono tanti oss che vogliono prendersi il diploma per incrementare il punteggio nelle graduatorie e fare un avanzamento di carriera», spiega Renata Moretti, dirigente del professionale Besta, «c'è anche chi ragiona in prospettiva e punta a iscriversi, a diploma acquisito, ai corsi di laurea delle professioni sanitarie come Infermieristica, perché sappiamo che si trova lavoro e sono professioni molto richieste».
Il tutto in un'annata, considerando il diurno, che al Besta vede nel complesso una sessantina di iscritti in più rispetto a settembre 2023 e l'aggiunta di due nuove classi a livello di quarta e quinta. Il serale era tornato in Borgo Cavour dopo parecchio tempo l'anno scorso, attivando però una sola classe e trovando ospitalità in via provvisoria al Palladio. Da quest'anno, invece, le serali sono nella succursale del Besta in via Medaglie d'oro.
«Abbiamo aperto il serale del sociosanitario (un indirizzo pure diurno) perché rappresenta un'esigenza sentita nel territorio e in zona non ce ne sono altri in quest'ambito. Si sono iscritti pure ex nostri studenti che si erano persi e, dopo qualche anno, hanno voluto completare gli studi», aggiunge la dirigente.
Per conseguire la qualifica di operatore sociosanitario, non occorre il diploma ma bisogna frequentare un corso di formazione ospitato dallo stesso Besta.
Il diploma, per chi è già oss, può assicurare punteggi più alti nelle graduatorie, magari cullando l'obiettivo università. Ed è noto come le richieste di operatori sociosanitari e infermieri (per quest'ultimi occorre una laurea triennale) siano sempre numerose a livello di ospedali e case di riposo. Ma, in tempi di denatalità e popolazione studentesca in diminuzione, al Besta è un'estate da incorniciare anche per altre ragioni: sono state garantite, nel complesso, quattro classi in più. Oltre alle due del serale, un paio è dell'indirizzo commerciale diurno: una quarta e una quinta.
L'istituto di Borgo Cavour totalizza una sessantina di iscritti in più rispetto a un anno fa (totale 1.060) e un'iniezione robusta, oltre al serale, è stata assicurata da studenti provenienti da altri istituti che hanno scelto il Besta per frequentare quarto e quinto anno. Si tratta di alunni che hanno completato percorsi triennali o quadriennali ai Cfp (Centri di formazione professionale) e si trasferiscono nella scuola diretta da Renata Moretti per arrivare al quinto anno e prendersi la maturità. Una scuola faro nel professionale.
«Quest'anno abbiamo avuto 90 studenti che hanno chiesto di trasferirsi da noi, qualcuno ha cambiato idea ma una cinquantina sono stati iscritti», prosegue la dirigente, «c'è una classe quinta composta da ragazze che hanno fatto Grafica al Turazza, abbiamo altri studenti provenienti dai tecnici o che hanno frequentato la scuola di Grafica alle Canossiane».
Come si fa a inserire studenti al quarto o quinto anno? «Si valuta il percorso fatto e, se occorre, si indicano le materie da recuperare e si fanno in settembre gli esami integrativi», puntualizza la preside, «è prevista una commissione che valuta i crediti. Al primo giorno di scuola, ad esempio, abbiamo accolto una ragazza proveniente da Parma che aveva seguito un piano di studi identico al nostro: non c'è stata necessità di integrazioni».
Più in generale, lo storico istituto di Treviso ha riaperto le porte tre giorni fa con nove classi prime. L'offerta formativa del Besta, oltre al sociosanitario nella doppia versione diurna-notturna, include il commerciale-design-comunicazione, il commerciale per la web community, servizi culturali e dello spettacolo.