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Nuovi orari per gli scuolabus: a San Canzian parte la protesta

L’iscrizione allo scuolabus è stata perfezionata entro giugno, ma solo lunedì i genitori di San Canzian d’Isonzo che utilizzano il servizio hanno scoperto che i loro bambini sarebbero dovuti partire da piazza Venezia quasi 40 minuti prima dello scorso anno scolastico. Il mezzo ora si ferma nel centro del paese alle 7.34 e non più alle 8.10, per raggiungere, però, la primaria a tempo pieno di Pieris, cui i figli sono iscritti, alle 8.15.

La scuola, però, come osservano delle mamme a dir poco contrariate dalla novità, apre alle 8.20. «In questi cinque minuti cosa succederà da lunedì, quando partirà il servizio?», si domandano le mamme, che sostengono di aver inviato da lunedì delle mail al Comune di San Canzian d’Isonzo (ufficio di segreteria e quello cultura-istruzione), senza ottenere delle risposte.

«Sappiamo che a dettare i cambiamenti è stata la chiusura della primaria di San Canzian e la necessità di rimodulare il servizio verso Turriaco, dove la scuola è stata trasferita – afferma una mamma –, ma l’iscrizione andava perfezionata entro giugno e nessuno aveva preannunciato dei cambiamenti così radicali, non da poco soprattutto per i bambini più piccoli. Avendolo saputo, magari avremmo optato per la preaccoglienza e non per il servizio di trasporto scolastico. Se dovevamo acquistare, mi si passi il termine, un prodotto diverso ce lo potevano dire».

Fino allo scorso anno scolastico, inoltre, come rileva un altro genitore, la linea prima trasportava i ragazzi più grandi diretti alle medie di Pieris per poi ripassare per prendere i bambini diretti alla “Carducci” a tempo pieno. Ora sullo stesso mezzo viaggeranno gli alunni della primaria e i ragazzini delle medie. Un altro aspetto che lascia perplessi i genitori. «Sono scontenta e mi auguro che l’orario sia davvero provvisorio, ci siano degli aggiustamenti», afferma una mamma.

Il sindaco Claudio Fratta, però, già lo esclude. «Alternative non ce ne sono, se vogliamo servire tutti e i 200 iscritti per quest’anno scolastico al servizio con una rete che va da Terranova e Isola Morosini a Turriaco – afferma Fratta –, passando appunto per San Canzian e Pieris». Il tema è quello dei tempi di percorrenza, ma anche della sostenibilità economica.

«Per garantire il trasporto a Turriaco agli alunni della “Pascoli” di San Canzian dobbiamo ricorrere a un mezzo esterno con una spesa di 78 mila euro più Iva per l’anno scolastico», rileva il sindaco, che non vede, appunto, i margini per apportare dei correttivi in corsa. «Vorrebbe dire magari modificare i punti di fermata dei mezzi, riducendoli», aggiunge, sottolineando come non sia stato possibile definire linee e orari «prima di avere il quadro completo delle iscrizioni».

Alla cooperativa che fornisce il servizio di sorveglianza e accompagnamento a bordo dei mezzi è stato invece affidato l’incarico di svolgere un monitoraggio dell’effettiva fruizione del servizio. «Così da migliorare la programmazione in futuro», sottolinea Fratta, che si impegna a verificare se e perché le mail inviate dai genitori non abbiano ottenuto una risposta. «In base agli accordi con l’Istituto comprensivo posso assicurare che i bambini vengono accolti all’interno della scuola, quando arrivano con il bus», assicura il sindaco. —

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