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Appalto regionale ai fratelli, Emiliano minimizza: “Nulla di drammatico”. FdI: dove sono le vestali progressiste?

Lo scandalo dell’appalto del consiglio regionale della Puglia assegnato alla società dei fratelli di Emiliano registra un nuovo clamoroso capitolo, come una sitcom degna di Casa Vianello. Casa Emiliano svela un altro clamoroso retroscena, come denunciato dai parlamentari pugliesi di Forza Italia.

“Non solo la ditta dei fratelli del presidente Emiliano è assegnataria di un appalto regionale da decine di migliaia di euro, ma il fratello Alessandro – denunciano i parlamentari azzurri in una nota – è anche vice presidente regionale di CON, lo stesso movimento politico di Emiliano. Quindi, ricapitolando: la ditta ha l’appalto per gli arredi del Consiglio regionale ed Emiliano non ne sa niente; il fratello di Emiliano , titolare assieme alla sorella della ditta, è anche un dirigente politico. Che dire: sarà anche tutto legale, ma è politicamente vergognoso e le dichiarazioni di Emiliano risultano davvero poco credibili. Possibile che nessuno lo abbia avvisato?”.

Emiliano fa l’indignato, ma poi dice: “Non è successo nulla di drammatico”

Il governatore Pd ha dato la sua versione dei fatti con 72 ore di ritardo. “La società – ammette Emiliano – è stata invitata, in modo inopportuno, dal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l’azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”.

“Credo – dice Emiliano con tono indignato verso i fratelli e i suoi dirigenti regionali – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”.

Al centro dello scontro politico c’è un affidamento diretto da 41mila euro destinato all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale. Unica azienda invitata a partecipare quella dei fratelli di Emiliano, la Emiliano srl, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell’1%. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, quindi. Ma la vicenda è imbarazzante. Va ricordato pure che Emiliano è lo stesso che ha da anni sotto contratto della Regione Puglia la sua fidanzata come addetto stampa. Anche in questo caso tutto lecito, ma il buon gusto abita altrove.

L’appalto ai fratelli di Emiliano, Sisto: il governatore ha toccato il fondo

“L’impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ha toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell’aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchina”.

Anche il gruppo di FdI si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insistono, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l’azienda di famiglia del governatore, tenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”.

“Dove sono le vestali progressiste della moralità in politica quando gli scandali colpiscono i politici di sinistra?”, chiede Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia. Evidentemente sono tutte sotto casa di Maria Rosaria Boccia.

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