Roberto Saviano in campo per lo “Ius Soumahoro”: cittadinanza “lampo” per i giovani stranieri
Scende in campo per la cittadinanza “lampo” agli stranieri anche Roberto Saviano, sulla falsariga di una proposta di legge presentata in Parlamento dal deputato (fuoriuscito da Avs) Aboubakar Soumahoro. Lo scrittore ha firmato il “referendum cittadinanza”, che punta ad abbassare da dieci a cinque il requisito di anni di residenza in Italia necessari ad ottenere la cittadinanza per gli stranieri . Lo scrittore lo ha annunciato sui social condividendo l’appello a firmare il referendum che circola in questi giorni: “Oggi la Camera ha mostrato che quella sullo ius scholae era una finta discussione. Chiarendo a chi si era illuso che non se ne fa nulla, nemmeno stavolta. Però, un modo per fare qualcosa di concreto sul tema della cittadinanza c’è: sostenere il referendum promosso dai giovani italiani senza cittadinanza. Il quesito è semplice: ridurre a 5 (invece dei 10 oggi richiesti) gli anni di legale residenza necessari per avere la cittadinanza. Questo allineerebbe l’Italia alle normative degli altri paesi europei e riconoscerebbe un diritto fondamentale a tante persone che qui vivono, studiano, lavorano e pagano pure le tasse.
Saviano, gli immigrati e la cittadinanza
Già in passato, Roberto Saviano sul tema aveva preso posizioni molto forti contro il governo Meloni: “Chi parla di emergenza migranti fa solamente propaganda anti-immigrato in maniera del tutto strumentale e danneggia il Paese anche economicamente», disse in un’intervista alla Stampa, in cui parlava di «ferocia» della destra, concepita «dalla spensieratezza degli ignoranti». Ma non risparmiava nemmeno il centro-sinistra, contestandole «il piglio dell’amministratore del potere» e il suo evitamento di «ogni questione che considera divisiva, perdendo consenso, elettori e faccia».
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