Poesia, musica, danza e cabaret: pienone al Verdi per “La miglior vita possibile”
C’è chi ha pregato o si è fatto il segno della croce, chi invece ripeteva la “lezione” come uno scolaretto, alcuni fumavano.
Stress da prestazione e ansia hanno accompagnato venerdì sera al Teatro Verdi di Padova quelli che Corrado avrebbe definito nel suo programma “la Corrida”: dilettanti allo sbaraglio.
“La miglior vita possibile” spettacolo di poesia, musica, danza e cabaret, ha allietato i 700 partecipanti all’iniziativa benefica sold out, che ha raccolto fondi per la realizzazione del Nuovo centro di cure palliative e terapie del dolore pediatriche-Hospice pediatrico del Veneto. Media partner dell’iniziativa il mattino di Padova.
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La fondazione onlus “La miglior vita possibile” e l’associazione culturale “Gioacchino da Fiore” anche quest’anno sono riuscite a coinvolgere medici, politici e professionisti nel loro show e il risultato è stato eccezionale. Le paillettes dorate degli abiti da tango hanno aperto l'evento, a mettersi in gioco la giudice Maria Elena Teatini e Giorgio Zuin della segreteria di Cardiologia dell’università di Padova. I professionisti hanno rotto il ghiaccio e fatto scattare il primo applauso.
Poi è stata la volta dei “medici per la musica” il quartetto di dottori sapeva il fatto suo, i componenti erano più che rilassati in barba ai colleghi stressati.
“Questo amore” hanno recitato la rettrice dell’Università di Padova Daniela Mappelli e l’ex collega Giuseppe Zaccaria, i due sono stati perfetti come un orologio svizzero. Il pubblico per tutta la durata dell’evento è stato caloroso e con alcuni decisamente generoso, c’è stata anche un’ovazione: potremmo dire che “E’ nata una stella” come nel 1937.
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Infatti il professore Angelo Paolo Dei Tos, presidente della Scuola di Medicina dell’ateneo patavino, può tranquillamente stringere la mano a Bob Dylan; la sua interpretazione di “Blowin’ in the wind” del premio Nobel è stata eccezionale.
Dopo di lui i colleghi erano tutti agitati, qualcuno ha pensato anche al ritiro, ma, poiché a vincere era la solidarietà, anche il più stonato ha calcato le scene. I più angosciati sono stati camici bianchi e professionisti che la scaletta aveva posto alla fine dello spettacolo; tra ballerine che si esercitavano, andavano questi “sfortunati” su è giù dalle scale vicine al palco.
Qualcuno sosteneva che dal proscenio nessuno l’avrebbe riconosciuto e in caso di figuracce avrebbe usato in ospedale un alias. Il più rilassato poiché ripetente, il duo formato dalla coppia Flavio Zanonato-Baldo Licata.
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L’ex sindaco di Padova e l’ex responsabile di Anestesia e Rianimazione del S. Antonio hanno proposto ai partecipanti “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”.
I due l’avevano interpretato anche vent’anni fa, ma rispetto ad altri colleghi potevano leggere il copione in pubblico: entrambi hanno sostenuto di non ricordare il pezzo a memoria per colpa dell’età.
Vocazione da comico per il medico di famiglia Santo Tardia, che ha raccontato agli astanti, gli strafalcioni detti dai pazienti in anni di onorata carriera.
Tunnel carpaccio (invece che carpale), abete alto (invece di diabete), coyote interrotto (invece di coito) alcuni degli errori che hanno fatto sbellicare la platea.
Bravo anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari, con la canzone “La vita l’è bela” ha ottenuto un copioso applauso. Tutti abili e già ingaggiati per il 2025 sotto la sapiente guida del brillante presentatore e direttore dell’Angiologia in Azienda Giampiero Avruscio.
Tutti promossi a pieni voti per aver offerto: “Il miglior spettacolo possibile”.