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L’allarme del Comitato: «Cinquemila goriziani senza medico di base»

«La carenza di medici di medicina generale si rende sempre più problematica a Gorizia».

Non fa troppi giri di parole Adriana Fasiolo, segretario provinciale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).

L’emergenza

Il tempo è passato ma, a detta della categoria, la situazione non è affatto migliorata. «La nostra Federazione - incalza Fasiolo - non nasconde la preoccupazione rispetto allo stato delle cose che non tende, a nostro modo di vedere, ad avere spiragli di soluzione. Tre sono gli Asap (Ambulatori sperimentali di assistenza primaria) che accolgono circa 1.800 cittadini ciascuno. Tre gli incarichi provvisori.

La recente dimissione di un collega, che copriva il quarto incarico con 1.500 assistiti, ha trovato purtroppo soluzione solo attraverso la distribuzione dei cittadini “neo-orfani” a tutti i medici disponibili fino al raggiungimento dei 1.800 assistiti.

Il diritto alla salute del cittadino - puntualizza - sancito dalla legge 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale (Ssn), prevale anche sull’Accordo nazionale della medicina generale che non prevede l’iscrizione, in eccesso, di assistiti se non in coerenza con la programmazione regionale e con l’ausilio per il medico di medicina generale dell’infermiere e del personale di segreteria.

Una situazione, questa, che avrà certamente ricadute non ottimali sulla qualità dell’assistenza ma che, oggettivamente, doveva trovare una soluzione urgente, anche se temporanea».

Fasiolo formula un auspicio. «Chiediamo che si aprano, quanto prima, le trattative con l’assessorato per il prossimo accordo regionale per trovare le opportune soluzioni e interrompere questa emergenza, considerato che vi sono ancora medici prossimi alla quiescenza e che oggi delle 180 zone carenti in Fvg per la medicina generale, pubblicate di recente, solo 10 medici in regione hanno dato la loro disponibilità.

E solo uno di questi è assegnato nell’Isontino ma pare, purtroppo, non a Gorizia». Parole chiare che danno la misura dell’emergenza. «Si rischia l’implosione se non verranno adottati i dovuti e urgenti correttivi».

In parallelo all’azione portata avanti dalla Fimmg, c’è l’attività svolta dal Comitato salute pubblica di Gorizia.

La denuncia

«Più di 5.000 goriziani - denunciano i cittadini “in prima linea” - non hanno il medico di base e la sperimentazione degli Asap sta creando innumerevoli disagi alla popolazione. Dopo mesi di pressioni, il Consiglio comunale ha finalmente deciso di prendere in considerazione quanto da noi denunciato». Pareva che il tema dovesse approdare in aula già domani ma l’ordine del giorno consiliare, fra il bilancio consolidato da approvare e una delibera urbanistica da sviscerare, non prevede la trattazione di questo punto. Sarà per una volta successiva.

Il comitato, in tempi non sospetti, aveva denunciato con caparbietà anche «uno spreco di denaro pubblico a fronte di un peggioramento dell’assistenza» considerando che «la spesa presunta per un Asap supera di un terzo il costo presunto di un medico ad incarico provvisorio annuale, che ammonta a 72.299 euro contro i 108.315 dell’ambulatorio».

La parola al Comune

L’assessore comunale al Welfare Silvana Romano, dopo la riunione della Commissione sanità, annuncia che è in arrivo «un nuovo medico che prenderà in carico 1.800 pazienti». Non nascondo che la situazione sia difficile ma, quantomeno, è sotto controllo. Nessuno è senza medico grazie agli Ambulatori sperimentali di assistenza primaria. L’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina sta monitorando diligentemente la situazione. Gli Asap? Siamo tutti d’accordo che non costituiscono la soluzione ottimale ma sono una risposta al bisogno di assistenza dei cittadini. Anche il direttore del Distretto sanitario Alto Isontino, Giacomo Benedetti, ha dichiarato che, se potesse, li chiuderebbe. Speriamo di riuscire a dismetterli tutti, ma ora sono essenziali». —

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