Azeglio come un campus, laboratorio per i liceali tra chiesette e seggiolai
AZEGLIO. Si è concretizzata ad Azeglio una cooperazione scuola-territorio che ha unito il liceo classico Botta di Ivrea e l’associazione culturale Artev alla scoperta di storia, arte e artigianato azegliese. Dal 2 al 6 settembre si è svolto un campo di ricerca, coordinato da Fabrizio Dassano ed Elisa Benedetto con i docenti Silvio Ricciardone e Orso Maria Piavento, al fine di armonizzare studio teorico e cultura viva.
La biblioteca storica privata intitolata a Ilo Vignono, sede di conferenze e incontri culturali, con la sua atmosfera accogliente e stimolante è stata il punto di ritrovo degli studenti. Ricciardone ha raccontato: «I campi di ricerca consentono agli studenti di interfacciarsi in modo concreto con quando appreso in merito ai rudimenti dell’archeologia, dell’architettura e del lessico che caratterizza la descrizione degli edifici e di cogliere in modo tattile gli aspetti connotanti e le tecniche artistiche come pittura, scultura, intaglio del legno. Aspetto peculiare lo studio della monetazione, supporto ormai imprescindibile per la storia. L’esperienza di Azeglio è stata vincente: Artev si è dimostrata un sodalizio estremamente collaborativo e ospitale, in specie nelle persone di Rosalba Pennisi, ex dirigente scolastica e dell’ex insegnante Elisa Benedetto, che ci hanno fatto toccare con mano bellezze artistiche spesso ignote al grande pubblico. Momenti di arricchimento per allievi e docenti, soprattutto nello studio dell’oratorio di Sant’Anna e della straordinaria macchina lignea che impreziosisce l’altar maggiore, capolavoro della carpenteria seicentesca».
Analogamente, ha aggiunto l’insegnante, «lo studio della parrocchiale si è dimostrato assai efficace per la facciata, la planimetria e il pregio della decorazione pittorica interna, tra cui l’iconografia della Madonna del rosario, tema cruciale anche nella macchina lignea di Sant’Anna. La visita al Museo della sedia ha avvicinato i ragazzi ai lavori di una volta e all’antica strumentazione degli artigiani. Positivo il sopralluogo al villaggio palafitticolo sul lago e non meno sorprendente la visita alla chiesa di Sant’Antonio abate, la cui architettura svela testimonianze tardo medievali e primo rinascimentali confermate dalle fonti, in uno spazio che era riservato a ospedale e all’accoglienza di viandanti e pellegrini. La chiesa della Vergine Maria delle Piane con i suoi ex voto testimonia una forma di devozione in via di estinzione e la cappella di San Carlo Borromeo fa emergere l’importante ruolo delle confraternite».
Le informazioni raccolte dai ragazzi, le fotografie e i video confluiranno in un prodotto narrativo che sarà divulgato a cura del liceo Botta e di Artev.
Ragazzi protagonisti, sinergie tra scuola e comunità viva, incontro tra generazioni: ingredienti che contribuiscono a costruire una solida formazione personale e culturale, con il supporto di esperti generosi, capaci di trasmettere ai giovani la loro preparazione personale.