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I Dottor Clown tornano a pieno regime: «Nei reparti siamo sempre ben accolti»

Dopo tanti anni l’associazione Dottor Clown torna tra le corsie del reparto di Medicina dell’ospedale di Belluno. È questa una delle novità di questo 2024 insieme al corso di formazione che riparte dopo uno stop di quasi sei anni. A raccontare questo ritorno alla grande del gruppo composto da una trentina di volontari è la presidente Anna Maiorana.

L’attività in ospedale

«Dopo il Covid, possiamo dire di aver ripreso la nostra attività normale dal maggio dello scorso anno», fa il punto Maiorana. «Siamo rientrati in tutti i reparti a Feltre, mentre a Belluno abbiamo avuto l’ok per le unità operative di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, Ospedale di Comunità, Pronto soccorso e ora dopo diversi anni torniamo anche in Medicina grazie al via libera concessoci dalla direttrice De Pellegrin. E questo non può che farci molto piacere. Insieme anche al fatto che al nostro ritorno abbiamo trovato una grande e calorosa accoglienza da parte di tutto il personale medico e sanitario. Abbiamo visto che il nostro intervento è apprezzato ed è anche atteso. Si pensi che in Pronto soccorso a Belluno, dove pensavamo di fare la nostra attività solo al triage, la primaria ci ha permesso di entrare anche nel reparto».

Ma la presidente fa sapere che «abbiamo siglato la convenzione per tornare ancora al Centro per disabili gravi e gravissimi di Cusighe, dove operiamo già da 20 anni e lì partiremo da ottobre».

Ad oggi l’attività dei Dottor Clown si svolge una volta a settimana: il lunedì a Belluno e il mercoledì all’ospedale di Feltre. «Noi andiamo sempre in coppia nei reparti perchè uno dà supporto all’altro. La nostra attività cerca di portare un po’ di allegria ai pazienti. Dopo il Covid la voglia di leggerezza tra le persone è aumentata molto e la nostra attività va proprio in questa direzione».

Il nuovo corso

Anche l’associazione Dottor Clown risente come tutte quelle di volontariato della carenza di un ricambio generazionale. «Abbiamo bisogno di far entrare nuova linfa, nuove idee. Per questo abbiamo deciso di attivare un corso a distanza di sei anni, visto che in questo tempo abbiamo ottenuto moltissime richieste da persone che volevano entrare a far parte del nostro gruppo».

La serata di presentazione è stata organizzata per venerdì 20 settembre alle 20,30 nella sala conferenze dell’ospedale San Martino. «Lì presenteremo la nostra attività, poi raccoglieremo le iscrizioni. Chi vorrà far parte della nostra squadra, dovrà seguire un corso di tre giorni full immersion, e poi un tirocinio di un anno sotto la nostra supervisione. Infatti, chi entra in ospedale deve essere preparato ad affrontare tutti i vari tipi di pazienti, tutte le situazioni senza titubanze, senza incertezze. E la cosa non è semplice se alla base non c’è una preparazione adeguata. Per questo ogni anno seguiamo dei corsi di aggiornamento».

Il gruppo avrebbe bisogno di una ventina di volontari. Infatti, tra quelli che si iscrivono e quelli che poi restano c’è una bella differenza. «E questo perchè chi fa questa attività deve essere molto motivato. A me personalmente, andare in ospedale porta una grande carica e spazza via tutte le stanchezze perchè alla fine quello che si riceve dai pazienti è molto di più di quanto noi diamo a loro», conclude la presidente Anna Maiorana. —

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