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Violenza sessuale su una 13enne, il vicino di casa finisce a processo

PAVIA. Quell’uomo l’aveva attirata con una scusa nel suo appartamento, di fianco a quello della zia della vittima. E qui l’aveva molestata, costringendola a subire atti sessuali. Il racconto della ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, è bastato al giudice Pasquale Villani per rinviare a giudizio il presunto aggressore, un uomo di 30 anni. Deve rispondere di violenza sessuale aggravata su minore.

Erano state le confidenze che la ragazza aveva fatto a sua zia a far partire le indagini. L’altra mattina in tribunale si è chiusa l’udienza preliminare. La ragazza si è costituita parte civile attraverso i genitori, con l’avvocata Francesca Timi.

La versione della ragazza

I fatti al centro del processo risalgono al 2022, tra la fine di agosto e i primi di settembre. La vittima durante la denuncia non ha saputo indicare con precisione il giorno della violenza, ma questo non ha condizionato la credibilità del suo racconto.

Le accuse nei confronti dell’imputato dovranno essere vagliate in un processo, ma la 13enne nella versione resa davanti ai magistrati (con lo strumento dell’incidente probatorio, che consente di congelare una testimonianza per evitare che il trascorrere del tempo alteri il ricordo) ha ribadito con lucidità quanto aveva spiegato alla zia e poi agli agenti della squadra mobile, e cioè di essere stata vittima di una vera e propria aggressione sessuale da parte del vicino di casa.

Secondo quanto ricostruito dalla procura, l’agguato sarebbe avvenuto nell’alloggio dell’imputato. L’adolescente, che vive in un altro paese della provincia, si trovava nell’abitazione della zia a Pavia in vacanza, prima della ripresa dell’anno scolastico.

Quel giorno il vicino di casa, che conosce la figlia della zia della vittima, chiama la 13enne nel suo appartamento con la scusa di doversi mettere in contatto con la cugina.

Nell’abitazione, però, secondo quanto ricostruito nella denuncia, l’uomo avrebbe mostrato altre intenzioni. La ragazza sarebbe stata vittima di palpeggiamenti. Costretta a subire atti sessuali contro il suo volere.

La denuncia

La ragazza riesce in qualche modo a sottrarsi dalla violenza e a scappare a casa della zia, alla quale racconta l’accaduto. La denuncia, però, non scatta subito: l’adolescente vorrebbe solo dimenticare, lasciarsi alle spalle quanto successo.

Si attivano però anche i Servizi sociali e alla fine la madre della giovane presenta una querela. La vittima viene così sentita dagli agenti della questura, che raccolgono il suo racconto e ricostruiscono quanto sarebbe accaduto nell’abitazione del 30enne.

La segnalazione in procura fa scattare l’apertura di un fascicolo per violenza sessuale. La ragazza viene risentita dal magistrato, con le modalità previste in questi casi. Il racconto appare privo di contraddizioni. L’uomo potrà difendersi nel processo davanti al collegio dei giudici. —

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