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Trenord e bus, congelati i rincari almeno per un anno

PAVIA. Servizio inefficiente e clienti insoddisfatti: fino all’anno prossimo, i biglietti del trasporto pubblico restano invariati. Lo ha stabilito Regione con una delibera recepita anche dall’Agenzia del trasporto pubblico di Pavia, che “congela” gli aumenti per treni e autobus rinviandoli a fine 2025: nei fatti, si tratta di uno stop ai rincari di un anno circa, poiché i nuovi prezzi per i viaggiatori – di solito – entrano in vigore in autunno.

Target non raggiunti

La percentuale di rincaro dei biglietti viene decisa da un algoritmo tenendo conto di alcuni parametri tra cui il tasso di inflazione e la qualità del servizio offerto, che in questo caso ha avuto un impatto nell’abbattere gli aumenti.

La scarsa puntualità ed efficienza di Trenord, infatti, è stata messa in luce non solo dai pendolari ma dalla stessa Regione, che in un recente documento ha segnalato un aumento di ritardi e soppressioni nonostante i treni nuovi immessi sulla rete, che non sono bastati per raggiungere gli obiettivi di efficienza previsti dal contratto di servizio.

Valori minimi

Secondo i monitoraggi regionali per determinare l’aumento dei biglietti, inoltre, non sono stati raggiunti tutti i valori minimi che ne giustificano il rincaro. La delibera di palazzo Lombardia spiega infatti che «dati gli esiti delle analisi sui dati di monitoraggio e sui dati della customer satisfaction (soddisfazione clienti, Ndr.) che non hanno raggiunto tutti i valori target minimali di riferimento», è stato determinato un aumento dello 0.175 per cento, nei fatti prossimo allo zero. «Tale percentuale di adeguamento – prosegue la delibera – determina solo in casi limitati la variazione delle tariffe», così si è deciso di «rimandare l’applicazione dell’adeguamento 2024 all’analogo provvedimento del 2025», quando i prezzi attuali dei biglietti verranno rimessi in discussione.

La decisione

La decisione regionale arriva dopo due anni di fila – 2022 e 2023 – in cui è stato deciso l’aumento dei ticket per treni e bus, con la corsa singola dell’urbano di Pavia che oggi costa 1.50 euro (1.30 nel ’22) mentre il biglietto del treno per Milano ha raggiunto quota 4.40 euro. Secondo i pendolari, il mancato aumento suona come una conferma dei disservizi sperimentati ogni giorno da chi sceglie i mezzi pubblici: «È un bene che i biglietti non aumentino, tuttavia i dati certificano ancora una volta che il servizio offerto non è quello che Regione si aspetta» commenta Franco Aggio, presidente dell’associazione Mi.Mo.Al. (che raggruppa i pendolari della Milano-Mortara-Alessandria) e rappresentante provinciale dei viaggiatori ai tavoli regionali sul trasporto pubblico.

Il rinvio

Con una percentuale di rincaro prossima allo zero come quella stabilita da Regione, anche l’Agenzia del trasporto pubblico Milano-Pavia–Lodi-Monza e Brianza ha deciso di rimandare gli aumenti per i bus all’anno prossimo. «è stato deliberato di non applicare per l’anno 2024 l’adeguamento delle tariffe dei sistemi tariffari di competenza, nella misura definita da Regione Lombardia dello 0,175 per cento, in occasione dell’adozione del provvedimento di adeguamento delle tariffe previsto per l’anno 2025», si legge nella delibera dell’Agenzia Tpl pubblicata qualche giorno fa. —

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