Criminalità, Udine e Pordenone le province più sicure in Friuli Venezia Giulia
Udine dietro a Trieste e a Gorizia. Il capoluogo regionale si piazza al 15esimo posto nell'indice nazionale della criminalità 2024, pubblicato dal Sole 24 ore: prima città tra le quattro province del Friuli Venezia Giulia con 9.634 denunce nel 2023 (4.207,9 ogni 100mila abitanti) e un indice di 87%. Gorizia occupa invece la 70esima piazza con 4.098 denunce (2.960,3 ogni 100mila abitanti) e un indice del 28%.
Al terzo posto in regione, come detto, c'è Udine, che nella graduatoria nazionale occupa l’82esimo posto con 14.171 denunce (2.739,6 ogni 100mila abitanti) per un indice del 35%. Infine Pordenone, la più sicura in Fvg, al 102esimo posto con 7.285 denunce (2.341,3 ogni 100 mila abitanti) e un indice del 29%.
Entrando nel dettaglio, le classifiche di settore sui reati specifici vedono la provincia udinese al 18esimo posto nazionale per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile (2,5 denunce ogni 100 mila abitanti, 15 in totale).
Udine figura invece al 29esimo posto relativamente a truffe e frodi informatiche (2.799 denunce in totale, 541,1 ogni 100 mila abitanti) mentre si piazza 35esima per violazione alla proprietà intellettuale (0,2 ogni 100 mila abitanti) e 41esima per contraffazione di marchi e prodotti industriali (21 i casi totali, 4,1 ogni 100 mila abitanti).
Il capoluogo friulano risulta tra i primi 50 posti anche nella graduatoria relativa ai furti, con 6.327 denunce totali e un rapporto di 1.223,2 denunce ogni 100 mila abitanti. Un non invidiabile 53esimo posto, invece, Udine lo conquista nella classifica riguardante le violenze sessuali (52 denunce totali, 10,1 ogni 100 mila abitanti) mentre si piazza al 70esimo posto nella graduatoria relativa agli omicidi volontari consumati (2 denunce, 0,4 ogni 100 mila abitanti).
.Analizzando i dati su scala nazionale, invece, le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest'anno le peggiori nell'Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, la graduatoria delle province meno sicure, pubblicata dal quotidiano.
Anche la top 10 è popolata da grandi città e mete turistiche. A livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8% rispetto al 2022, con particolare aumento dei reati violenti: omicidi, percosse, lesioni e rapine. La maglia nera va a Milano, che si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Nel capoluogo lombardo, da anni in cima a questa classifica, le denunce sono in crescita del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia, con record negativi nei furti e nelle rapine. È terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Nel complesso, i reati denunciati nell'area metropolitana sono in lieve aumento: +4,9% rispetto al pre Covid.
In salita Roma con un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori a fare da traino (+ 17% i furti e +24% le rapine in pubblica via), ma anche reati connessi agli stupefacenti.Firenze torna sul podio della criminalità, trainata da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022.
Il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città, meta di milioni di visitatori ogni anno, vedono crescere i reati predatori e violenti. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato nei 14 capoluoghi principali, con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. La top 10 della classifica è popolata da grandi città e mete turistiche: Firenze (3ª), Rimini (4ª), Torino (5ª), Bologna (6ª), Prato (7ª), Imperia (8ª) e Livorno (10ª). Napoli (12ª), invece, cede il posto a Venezia (9ª) tra le prime dieci province per numero di reati registrati nel 2023. In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d'Italia, posizionandosi in fondo alla classifica.