Lozzo, notte all’addiaccio per il cercatore di funghi. Trovato vivo grazie a un drone
Ritrovato sano e salvo Stefano Corras, il fungaiolo settantenne di cui si erano perse le tracce domenica. Poco dopo le 7.30 di lunedì 16 settembre, sono stati i droni dei vigili del fuoco a dare una svolta alle ricerche nella zona di Lozzo. Per lui una notte all’addiaccio che per fortuna non ha portato conseguenze.
La svolta questa notte e questa mattina di lunedì quando i vigili del fuoco sono riusciti con un drone dotato di tecnologia Lifeseeker a triangolare una prima volta il segnale del cellulare, affinandolo dopo l’alba a qualche decina di metri di errore.
Le coordinate sono state fornite all’elicottero del Suem che è intervenuto con personale del soccorso alpino che hanno subito individuato l’uomo che incolume è stato recuperato e portato al rifugio Col Baion.
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L’uomo nella giornata di domenica, dopo essersi perso era riuscito a fare una chiamata e dare l’arme al 112 facendo scattare le ricerche, poi il segnale telefonico non è stato più raggiungibile se non a tratti. Alla ricerca hanno presso parte oltre i vigili del fuoco squadre del soccorso alpino e della guardia di finanza intervenuta anche con un elicottero nel tardo pomeriggio di ieri.
Nella foto l’uomo con i componenti del nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) del Veneto e i drone con la tecnologia Lifeseeker con cui sono riusciti ad individuare il cercatore di funghi.
Stefano Corras, classe 1954, era uscito domenica al mattino presto dalla sua abitazione di Laggio di Cadore, per andare in cerca di funghi sull’altura e non è tornato a casa all’orario prestabilito. I familiari si erano preoccupati ma stamane, tutto è finito nel migliore dei modi.