Corsa in montagna. Trionfo tricolore dello zoldano Isacco Costa
La corsa in montagna bellunese è ritornata ieri sul tetto d’Italia. Lo ha fatto con un ragazzo che nelle ultime stagioni è cresciuto tantissimo e che ieri si è portato a casa il titolo italiano assoluto: arriva dalla Val di Zoldo, da Costa, il paesino ai piedi del Pelmo patria della dinastia dei Costa: lui è Isacco, il più giovane, quello che è arrivato più in alto di tutti. È stata una giornata di gloria sulle montagne bergamasche per Isacco Costa. Montagne che sono anche, almeno un po’, le sue montagne, visto che da qualche stagione il ragazzo classe 1999 veste la maglia della formazione orobica Recastello Radici Group. Si è gareggiato a Casnigo, la località in cui nel 2023 aveva conquistato l’argento tricolore. Ieri, è salito di un gradino, confermandosi uno degli atleti su cui la corsa in montagna azzurra potrà contare nell’immediato futuro.
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Quella di Casnigo, gara di sola salita, era la seconda e decisiva tappa del Campionato italiano dopo la prova di salita e discesa del 5 maggio a Lanzada (Sondrio), dedicata a salita e discesa. Costa ha chiuso la gara al quinto posto assoluto e quarto italiano, piazzamento che sommato al secondo posto di Lanzada (prova vinta da Cesare Maestri, ieri assente perché impegnato nelle prove americane delle Golden Trail Series) gli ha regalato il titolo. «Lo scorso anno qui a Casnigo ero arrivato terzo di giornata e secondo nella classifica finale del Tricolore, questa volta mi porto a casa il titolo, un titolo che vale tantissimo perché mi colloca al fianco di atleti che sono stati i miei idoli come i fratelli Dematteis, Cesare Maestri, Xavier Chevrier e, andando un po’ più in là nel tempo, ai bellunesi Dino Tadello e Marco Gaiardo», spiega Isacco.
«La vittoria del campionato italiano era uno degli obiettivi del 2024, insieme alla convocazione per gli Europei (decimo individuale, bronzo a squadre, ndr), e li ho centrati entrambi. A Casnigo è stata una gara in controllo: dovevo badare ai miei diretti avversari e sono riuscito a farlo. Nulla era scontato e io avevo un po’ di pressione perché dopo l’Europeo abbiamo caricato proprio per arrivare al top da qui in po’ e le sensazioni non erano proprio il massimo. Invece, sono arrivato alla gara decisiva del Tricolore in condizioni perfette: devo dire grazie al mio allenatore Jacopo Brasi e alla mia società. Abbiamo vinto tutto: il titolo maschile, quello femminile (con Vivien Bonzi, ndr) e quelli per società. È stato bellissimo vedere il pianto del nostro presidente Luciano Merla».
Ieri è stata l’ultima gara in montagna di Costa per la stagione 2024. Ora, il mirino è puntato sulla mezza maratona di Valencia (Spagna) di fine ottobre. «La mezza, due anni fa a Palmanova, è stata la gara che ha rappresentato la svolta nella mia carriera», dice Isacco. «All’esordio corsi in 1h05’38”, prestazione che mi ha dato una grande consapevolezza delle mie potenzialità. Da allora, non ho più corso sui 21,0975. Ritornerò a farlo tra poco più di un mese. Voglio fare bene. È un altro degli obiettivi dell’anno».