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Boom di virus respiratori: colpa del calo termico. Il 7 ottobre si parte con i vaccini

Nemmeno il tempo di richiudere infradito e bermuda nell’armadio che è boom di starnuti, mal di gola e nasi che colano. L’autunno anticipato e bizzoso ha spalancato le porte ai virus respiratori parainfluenzali – adenovirus, rinovirus, coronavirus e virus sinciziale – con il loro bagaglio di malessere.

La notizia buona, però, se così si può dire, è che non si tratta di un’epidemia influenzale anticipata e per quella c’è tempo per attrezzarsi: la campagna vaccinale, prenderà il via il 7 ottobre.

Circa 180 mila le dosi destinate all’Usl 6, cui se ne aggiungono alcune decine di migliaia per il Covid. La raccomandazione dell’Euganea è di immunizzarsi con un’unica somministrazione.

Virus parainfluenzali

Intanto, i padovani fanno i conti con i virus parainfluenzali .

«Il brusco cambio del clima ha favorito il riemergere di virus respiratori a cui si aggiunge anche il Covid, che in realtà non ci ha mai abbandonato, sebbene sia sotto controllo» conferma la professoressa Anna Maria Cattelan, direttrice dell’Uoc Malattie Infettive dell’Azienda Ospedale Università «lo sbalzo termico favorisce un mix di patogeni parainfluenzali che si stanno diffondendo grazie a questo anticipo di autunno».

Ancora una volta, il cambiamento climatico gioca un ruolo nella salute delle persone: «Virus e batteri si avvantaggiano degli sbalzi termici, si virulentano giovandosi di atteggiamenti che espongono il sistema respiratorio» prosegue Cattelan «in questo momento stiamo assistendo a effetti più tipicamente invernali, ma se le temperature dovessero tornare ad alzarsi potrebbe esserci un miglioramento della situazione. Quello che non va fatto, è un uso improprio degli antibiotici che rischia di alimentare la resistenza a questi farmaci».

Covid e mascherine

Tra i virus in circolazione c’è anche il Covid: «Questo non ha ancora una sua stagionalità» prosegue Cattelan «ma arriva a ondate variabili e può sempre riservare qualche sorpresa. Ultimamente vediamo molti più casi, motivo per cui, in presenza di sintomi sospetti, è meglio fare il test e considerare un uso di buonsenso della mascherina. Quest’ultima non deve essere demonizzata: ci sono momenti in cui è importante usarla, ancora troppo spesso le sindromi respiratorie vengono sottovalutate».

Ad accendere i riflettori sul Covid è anche il segretario provinciale della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale: «Sono tanti i casi positivi che vediamo testando persone con sintomi simil influenzali e credo che se facessimo tamponi a tappeto ne troveremmo ancora di più» sostiene il dottor Antonio Broggio, confermando la precoce comparsa dei virus parainfluenzali.

Campagna vaccinale

Dopodiché, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, farà la sua comparsa anche l’influenza vera e propria: «Il vaccino è tarato sui ceppi virali di tipo A e B, per proteggere dall’A H3N2 ma anche dall’A H1N1 che dovrebbero essere i più presenti» spiega Cattelan «ed è opportuno che gli anziani e i fragili si vaccinino, lo stesso vale anche per i bambini molto piccoli e per le donne in gravidanza e nel periodo post parto. Le persone devono vaccinarsi per proteggere sé stesse ma anche le persone che le circondano. Noi cominceremo con i nostri operatori e con il retreatment di alcune categorie fragili».

Come detto, sul territorio la campagna antinfluenzale prenderà il via il 7 ottobre con l’indicazione di organizzare anche due open day tra fine ottobre e metà novembre: «La Regione ha anticipato l’avvio delle vaccinazioni» conferma Broggio «ovviamente noi offriremo anche il vaccino per il Covid ma a mio avviso i risultati su questo fronte non saranno così entusiasmati, la gente è un po’ stanca e a questo si somma l’ondata no vax sui social».

Fondamentale mantenere alti gli standard anche sull’influenza: «Mi risulta che si faccia fatica a raggiungere il 75% a livello regionale» prosegue il segretario della Fimmg «da parte nostra continueremo a insistere perché si immunizzino soprattutto le persone target della campagna. Quello che la gente non capisce è quanto sia importante l’immunità di gregge: è grazie a questo se non vediamo più certe malattie del passato. Se svanisce l’effetto finiranno per ricomparire».

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