Patrocinio negato alla partita Italia-Israele, il sindaco De Toni propone un evento di pace per uscire dall’impasse
La nuova carta che Alberto Felice De Toni vuole giocare per uscire dall’impasse sulla concessione del patrocinio del Comune alla partita della Nazionale Italia-Israele si chiama associazione “Rondine”, realtà toscana da coinvolgere in un evento pensato per sviluppare la cultura della pace. Con l’opzione del cessate in fuoco in Medio Oriente che è sempre più lontana, infatti, il sindaco ha contattato il presidente della Federcalcio nazionale, Gabriele Gravina, proponendo, appunto, questa sorta di piano B. L’esito? «Interlocutorio» ha spiegato il sindaco, a meno di tre settimane dalla gara del 14 ottobre.
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Il gruppo e liceo Percoto
L’associazione “Rondine-Cittadella della pace” è stata fondata ad Arezzo nel 1997 da Franco Vaccari, reduce – come si legge sul sito del gruppo – da una «mediazione di pace tra il Governo russo e la secessionista Repubblica di Cecenia». È un’organizzazione, continua il portale ufficiale, «che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e nella diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto: l’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo».
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La sua attività ufficiale abbraccia, tra le varie iniziative, anche il mondo della scuola con lo sviluppo della cosiddette “Sezioni Rondine” che prevede, nel triennio delle superiori, «un percorso sperimentale» capace di integrare «la didattica con l’esperienza rigenerativa di un metodo riconosciuto a livello accademico e ministeriale, capace di trasformare i conflitti in occasioni di crescita e di condivisione». Una sezione che a Udine, dal 2022, è attiva in una classe del liceo Percoto.
La prospettiva
L’idea di De Toni è nata qualche settimana fa e si è sviluppata nei giorni scorsi. Da quello che si è appreso, il sindaco ne ha parlato anche con il presidente della Regione Massimiliano Fedriga – che a differenza sua ha garantito da tempo il patrocinio alla Nazionale – a margine dell’inaugurazione di Friuli Doc. Risale a un paio di giorni fa, invece, la telefonata a Gravina che, vale la pena ricordarlo, ha in precedenza già comunicato il suo “no grazie” alla proposta di raccolta fondi lanciata sempre dallo stesso primo cittadino. Un diniego arrivato ufficialmente per bocca di Ermes Canciani, presidente della Federcalcio del Friuli Venezia Giulia e fresco di rielezione per il terzo mandato consecutivo alla guida del calcio nostrano. E sarà con lui, come l’ultima volta, che De Toni dovrà confrontarsi di nuovo sul tema.