Portuali, ecco il bando da 35 milioni di euro. Sì alle gare separate per Venezia e Chioggia
Pace fatta tra Porto e sindacati sull’affidamento della fornitura di lavoro nel porto. Dopo mesi di tensioni sfociati in proteste e scioperi, ieri l’Autorità Portuale ha pubblicato il bando per la durata di quattro anni rinnovabili per un altro quadriennio. L’importo complessivo a base della procedura è pari a 35 milioni e 300 mila euro per un quadriennio.
La vertenza
Lo scontro era nato sulla tariffa giornaliera che i terminalisti come Tiv, Vecon Europort e tutti gli altri devono pagare alla Clp per gli avviamenti, ovvero i turni di lavoro che si aggiungono a quelli dei dipendenti diretti dei terminalisti e vengono utilizzati per far fronte ai picchi di lavoro; o per le professionalità presenti nella Nclp, che non tutti i terminalisti hanno in casa. In attesa del doppio bando di gara per i lavoratori portuali di Venezia e Chioggia, previsto per la metà di maggio, nel quale doveva essere fissata la stessa tariffa, dopo che inizialmente era stato previsto un bando singolo.
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La Clp e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali avevano chiesto un adeguamento a 290 euro al giorno per turno rispetto ai 239 (anche se va detto che la tariffa cambia a seconda degli orari e degli straordinari) fissati da un’ordinanza di 12 anni fa.
Dopo mesi di trattative, le parti hanno trovato la quadra chiudendo quindi una stagione di proteste e di polemiche.
Il bando
Il bando prevede come termine di presentazione delle offerte il 28 ottobre e tiene conto delle Linee guida sindacali siglate nel luglio del 2023 rivolte in particolare all’introduzione di una clausola sociale a tutela dei lavoratori e alla strategia di gara basata su due bandi separati, uno per Venezia e uno per Chioggia. «L’affidamento della fornitura di lavoro portuale», fa sapere il Porto, «rappresenta uno sblocco per un servizio fondamentale per l’operatività e la competitività dello scalo, servizio oggi prestato in regime di proroga».
L’organico operativo ottimale dell’impresa autorizzata all’erogazione del servizio a Venezia è fissato in 120 unità, compresi eventuali presidente e vicepresidente, come stabilito a valle dei passaggi formali in Commissione consultiva e in Comitato di gestione.
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«L’ente», spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Fulvio Lino Di Blasio, «accoglie le varie richieste formulate dalle rappresentanze sindacali e avvia, con il bando di Venezia, una nuova stagione per il lavoro in porto che presto vedrà anche la pubblicazione di analoga gara per il porto di Chioggia, il cui organico è stato fissato in venti unità, con la previsione che agli eventuali esuberi sarà assicurata, grazie anche all’accompagnamento dei sindacati, la salvaguardia del posto di lavoro con priorità di assunzione nello scalo veneziano».