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Triestina ko contro il Lumezzane: è la quinta sconfitta consecutiva

La Triestina non gioca la peggior partita di questo scorcio inguardabile del campionato. Eppure subisce la quinta sconfitta consecutiva nonostante riesca per due volte a rimontare. Una perla di Teaugourdeau affonda gli alabardati e quasi certamente l’avventura di mister Santoni a Trieste. La società non ufficializza la decisione e si trincera nel silenzio post partita.

Contro il Lumezzane contava solo il risultato, ha detto il dg Alex Menta in settimana. E la sconfitta dovrebbe essere una sentenza senza appello per il tecnico trentino.

Cinque ko consecutivi sono un macigno, così come i tre punti in classifica e peggio ancora la contestazione del pubblico. La responsabilità non è solo del tecnico ma anche della società ma si sa che i panni sporchi si lavano, almeno in Italia, cacciando la guida tecnica.

Santoni non rischia Germano a destra e si affida a Jonsson dopo l’esperimento Ballarini a Lecco. Gli altri della linea difensiva sono Struna, Frare e Bijleveld. Il tecnico torna alla diga a due davanti alla difesa con Voca e Correia e D’Urso a orchestrare la fase offensiva accompagnato da Vicario e Attys in ala. Vertainen, che non è al top, è la punta in assenza di alternative stante l’infortunio di Krollis. I lombardi che hanno in Franzini la loro guida inossidabile si schierano con il classico 4-3-3 con la presenza nella mediana dell’esperto Taugordeau.

Un minuto di silenzio per il piccolo Leo, minialabardato scomparso a soli sei anni valgono certamente più sul piano umano dei 15’ minuti di assenza della Curva che comunque testimoniano del clima creatosi attorno alla squadra. E nel silenzio arriva il primo gol del Lumezzane, ancora una volta in avvio, ancora una volta da angolo. Imperdonabile la rilassatezza della retroguardia sul colpo di testa vincente di Pisano. E stavolta almeno gli alabardati si risparmiano i fischi. Che arrivano al 16’ quando entrano al Rocco i gruppi del tifo organizzato scandendo un eloquente “meritiamo di più”.

La Triestina è ferma e non riesce ad orchestrare un reazione degna di nota con il Lumezzane che può attendere quasi indisturbato fino quando Vertainen trova la giocata giusta smarcare Vicario che non può sbagliare l’1-1 (20’) ed è comunque freddo a metterla dentro.

L’Unione si scuote e finalmente vince qualche duello anche duro a centrocampo. Purtroppo si ferma Jonsson ed entra Germano.Gli alabardati un po’ rinfrancati cominciano a indirzzare la sfera in verticale e mettono qualche imbarazzo al Lumezzane. Il destro di Vertainen al 28’ finisce alto. Ma non c’è niente da fare Bijleveld si fa buggerare a destra da Ferro e Iori in mezzo all’area trova il varco giusto (2-1).

L’Unione non riesce a ripigliarsi dalla sua abulia e la frazione termina nella contestazione.

Si riparte in un clima surreale con la curva muta anche se la Triestina comincia nella metà campo avversaria. Santoni cambia Vertainen con Kiyne e Atyys con El Azrak. Una buona combinazione degli alabardati in verticale manda al tiro Vicario che manca il bersaglio da ottima posizione. Ma al 12’ su corner perfetto di D’Urso Struna di testa trova lo stacco vincente proprio con l’uomo più beccato dal pubblico. Anche Franzini mette forze fresche (Monchello e Tenkorang).

L’Unione insiste anche se non è una rumba. Correi prende la traversa con un destri di 20 metri e timidi applausi. Fuori anche Bijleveld ed esordio per Mattia Tonetto a sinistra.

Ma quando non va proprio non va e l 30’ arriva un missile di Taugourdeau da 25 metri nel sette a far crollare le speranze della Triestina e di Santoni. L’Unione finisce in 10 per l’infortunio a D’Urso, uno dei pochi ad arrendersi. Sarà un’altra tegola per il futuro già molto buio. Nel recupero Voca manca in modo clamoroso un pari che sarebbe stato anche meritato per quanto inutile.

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