Puppo sicuro: “Sinner si è affidato ai migliori professionisti. Djokovic è un metro di paragone”
Jannik Sinner ha fatto il proprio esordio nel torneo di Pechino. Il n.1 del mondo vuole confermare il titolo dell’anno scorso e la vittoria contro il cileno Nicolas Jarry è stata confortante su quanto l’altoatesino sia in grado di interpretare le difficoltà di una partita e di trovare le soluzioni, come rappresentato dal 4-6 6-3 6-1. Ne ha parlato nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport, Dario Puppo (telecronista di Eurosport).
“Non dico una grande novità, ma il rendimento sul cemento di Sinner è davvero incredibile, considerando anche quanto accaduto a Indian Wells dove gli sono stati tolti 400 punti. Attualmente ne ha raccolti 6700 su questa superficie, non potrà raggiungere il record di Djokovic del 2015, ma comunque potenzialmente può metterne nel mirino altri. Per parlare di lui, dobbiamo citare Djokovic non per fare dei paragoni, ma per misurare quanto stia facendo. Jannik può puntare a vincere il terzo torneo di fila a cui prende parte, per di più di caratura importante“, le considerazioni di Puppo.
Commentando la partita, il telecronista di Eurosport ha sottolineato: “L’ho visto molto bene e mi è veramente piaciuto per come si e mosso. Jarry ha giocato alla grande il primo set, ma una volta che Sinner ha trovato la posizione in risposta le cose sono decisamente cambiate e, senza manifestare alcuna insofferenza per aver perso il primo set, si è andato prendere la vittoria, dilagando nell’ultimo parziale al cospetto di un tennista forte al servizio e capace di siglare 12 ace. Per questo, mi sembra un buonissimo inizio di torneo“.
Un’ultima battuta sugli innesti nel team, dopo il licenziamento di Umberto Ferrara e di Giacomo Naldi, rispettivamente preparatore atletico e fisioterapista, responsabili per il caso di positività al Clostebol del pusterese. Al loro posto sono stati ingaggiati Marco Panichi e Ulises Badio, entrambi con una lunga esperienza all’angolo di Novak Djokovic. “Parliamo di professionisti di qualità e sono i migliori a cui Jannik poteva rivolgersi. Per cui credo sia stata la scelta giusta. Magari sia Panichi e che Badio potranno stare un po’ più tranquilli rispetto a quando dovevano interagire con Djokovic, ma anche Sinner è esigente“.