Orrore a Catania, adolescenti in lite per un ragazzino: 40enne dà fuoco a 26enne in strada. E non era il vero bersaglio
Un orrore a cui si aggiunge la drammatica beffa dell’errore: cambia un vocale, ma cambia tutto. Avrebbe sbagliato bersaglio la donna che ha gettato benzina contro una 26enne in Via Capuana a Catania. Fatto sta che la vittima della violenta aggressione ha riportato gravi ustioni sul viso e sulle braccia. Secondo quanto ricostruito dalla polizia di Catania che indaga sull’accaduto, la donna, una 40enne, avrebbe voluto colpire con la benzina la sorella della donna con cui aveva litigato poche ore prima via Sms.
Intanto però a finire travolta dalle fiamme, riportando gravi ustioni sul viso e sulle braccia, è stata un’altra. E non che se il dramma dell’aggressione a fuoco si fosse sviluppato sulle carni del reale bersaglio sarebbe stato meno grave: la gratuità e la brutalità del gesto restano, e l’errore di persona ne aumenta solo il potenziale di indignazione e rabbia che ne è seguito. Ma procediamo con ordine.
Orrore a Catania, al culmine di una lite tra famiglie dà fuoco a una donna in strada
Tutto comincia poco prima del blitz, sorto in seno a un appuntamento nato – a detta di quanto fin qui ricostruito dagli inquirenti al lavoro sul caso – per dirimere una questione che coinvolge due adolescenti e finita, al culmine di una lite in strada tra due donne, con il gesto feroce di una 40enne che ha gettato addosso del liquido infiammabile all’altra 26enne, e le ha dato fuoco. Ora la giovane vittima dell’agguato ha riportato ustioni sul 20% del corpo (al volto, al collo, alle braccia e al torace) ed è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro in prognosi riservata, dove è arrivata dopo un primo trasporto all’ospedale Garibaldi Centro, seguito dal trasferimento al centro Grandi Ustioni dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove ora la 26enne è ricoverata in Rianimazione.
La vittima, ricoverata in gravi condizioni, ha ustioni sul 20% del corpo: viso, collo, braccia e torace soprattutto
Dunque, secondo una prima ricostruzione, la lite sarebbe scoppiata dopo una serie di contrasti che due ragazzine, una delle quali sarebbe la sorella della vittima, avrebbero avuto al telefono. Le giovani si stavano “contendendo” un ragazzo. In base a quanto ricostruito dalla Polizia di Catania che indaga sull’accaduto, allora, l’aggressione avvenuta giovedì sera intorno alle 18 a Catania, secondo una prima ricostruzione dei fatti da confermare, sarebbe avvenuta durante un incontro per dirimere la questione. Da quanto apprende e riporta tra gli altri il sito del Tgcom24, allora, un gruppo di persone, composto da uomini e donne, si sarebbe incontrato davanti al palazzo della famiglia della vittima per chiarire. Tra le persone che erano in casa c’era anche la 26enne.
Catania: 40enne dà fuoco a una donna in strada ma ha sbagliato bersaglio: voleva colpire la sorella della vittima
All’improvviso la lite si accende e la situazione degenera: una donna, madre di una delle ragazze che si contendevano il fidanzato, avrebbe gettato addosso la benzina alla sorella della rivale della figlia, pronta poi ad appiccare il fuoco con un accendino. Ma da quanto trapela, sembra appunto che non fosse la 26enne l’obiettivo della violenza, bensì la sorella della vittima con cui l’autrice dell’aggressione aveva litigato prima via chat, poi in strada all’incrocio dove le due famiglie si sarebbero date appuntamento per risolvere il dissidio. Gli investigatori, però, non escludono che il gesto possa essere premeditato. Anche per questo, la Questura è impegnata ad accertare anche quando e chi ha comprato la benzina.
Lo sconcertante movente (?): un ragazzino conteso tra due adolescenti…
Un innesco che, nonostante il tempestivo intervento di agenti e ambulanza del 118 sulla scena del crimine, non ha dato scampo alla 26enne che, pur non essendo considerata in pericolo di vita, ha riportato gravi ustioni sul 20% del corpo, specie sulla parte superiore di viso, collo, braccia e torace…
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