“Gusti” più goriziana: le previsioni meteo allontanano i visitatori da fuori città
A un giovedì a tutta forza, è succeduto un venerdì un po’ più tranquillo dal punto di vista dell’affluenza alla diciannovesima edizione di Gusti di frontiera. «Abbiamo pagato un po’ le previsioni meteo nefaste che, come tante volte accade, si sono rivelate non veritiere. Sembrava dovesse piovere a catinelle, così non è stato», allarga le braccia l’assessore comunale ai Grandi eventi, Luca Cagliari. Sabato, le cose sono andate meglio ma, al pomeriggio, si è scatenato un temporale.
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In ogni caso, non si può certamente parlare di insuccesso. Perché, così, non è stato. È vero: non si sono visti fiumi di auto provenienti dalla Sr56 e dalla Mainizza come negli anni passati ma, alla fine, a beneficiare è stata la “vivibilità” perché non si sono registrate quasi mai interruzioni nel deflusso dei visitatori, almeno nelle prime due giornate. Ed era anche possibile trovare un posto in cui sedersi e mangiare. Fitta la presenza delle forze dell’ordine che hanno monitorato, grazie anche alle 50 telecamere aggiuntive, ogni angolo della manifestazione.
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La luce
Piazza Battisti si è confermata regno delle specialità austriache. Ed è un borgo che tira parecchio. Uno dei cuori è il maxi-tendone Hb allestito dalla Go4Events in cui si respira l’aria dell’OktoberFest. «Siamo praticamente gli unici - spiegano - a garantire il servizio al tavolo, come al ristorante. Come sono andate le cose? Al giovedì, giornata d’esordio, bene. Al venerdì abbiamo assistito a un calo, molto probabilmente determinato dalle previsioni del tempo che, certamente, non invitavano chi viene da fuori a partecipare alla kermesse. Il pranzo è stato al di sotto delle nostre aspettative, per fortuna abbiamo recuperato alla sera». Questo ha contributo a rendere più “goriziana” la festa, nel senso che i visitatori arrivavano, nella stragrande maggioranza dei casi, dal circondario.
Il neo
Ma non è tutto oro quello che luccica. Via Rastello, ad esempio, si è confermata uno scrigno pieno di sorprese. L’antica via del commercio, in queste giornate di sapori e abbuffate, si è letteralmente trasformata grazie all’idea di riutilizzare i negozi, parecchi ancora tristemente chiusi, per ospitare al loro interno osterie, trattorie, ristorantini. Ma c’è un problema. Come spiega la chef, e anima della rinascita di via Rastello Chiara Canzoneri, «questa strada vorrebbe pulsare ancora di più ma ci sono difficoltà oggettive, determinate dal fatto che questa è una via di fuga. È una decisione difficilmente attaccabile ma questo non consente di impiantare stand lungo la via. Solo chi la frequenta scopre, poi, che ci sono ex negozi (l’ex Krainer, via Rastello 31, Ursic) riemersi in questa quattro giorni». Il colpo d’occhio è di una strada spenta, salvo poi scoprire che l’offerta c’è, ma un po’ semi-nascosta.
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L’ultimo giorno
In apertura del Salotto del Gusto, alle 17 in piazza Sant’Antonio, ci sarà domenica la consegna del Premio “Salotto del Gusto 2024” per l’innovazione in cucina allo chef Davide Tonetti, già finalista di Masterchef 2020, attualmente alla guida della cucina di “Crocevia”, ristorante a Santa Croce (Trieste). Di origini lombarde, dopo l’esperienza nel più celebre talent culinario di sempre, Tonetti ha scelto il Friuli Venezia Giulia come territorio d’adozione: il riconoscimento va alla sua cucina innovativa e territoriale. A suggello degli incontri del pomeriggio, verrà assegnato il “Premio Gusti di Frontiera 2024” ad Adriana Roasio, storica ristoratrice goriziana: consegna alle 19 da parte del sindaco Ziberna. Al centro degli incontri del Salotto sarà il tema “Dal live al web”.
In apertura la lectio magistralis di Carlo Spallino Centonze, storico della cucina italiana volto noto de La Prova del cuoco, che parlerà della storia della cucina del Belpaese ripercorrendo le nostre radici culturali a tavola e in cucina. Ospite anche Tea Orizio, creator digitale e autrice del blog “A Tavola con Tea” che ora fa parte del network Giallo Zafferano. —
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