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Lacrime e abbracci al funerale di Leonardo, 19enne morto in moto a Portogruaro

Il cielo piange: un temporale si abbatte durante la funzione di addio, improvvisamente. Il cielo poi si rischiara, e solleva per un attimo da tutti quel velo di tristezza, regalando quella che nemmeno dopo la morte se ne va: la speranza.

Addio struggente sabato 28 settembre a Leonardo Vida, l’ex portiere di calcio e studente del liceo XXV Aprile di Portogruaro, morto in un grave incidente a Fossalta dieci giorni fa, in cui rimase ferita la sua fidanzata, Iris Bastianello, presente alle esequie. La giovane ha letto una lettera in cui ha ricordato il ragazzo e l’amore che li univa.

«Ero emozionata alla prima uscita. La sera stessa che mi hai scritto. Era tutto quello che io sognavo. Ricordo il primo bacio sotto le stelle in spiaggia. Penso di non avere mai provato un’emozione così forte. Non avevo paura. Finché ero tra le sue braccia ero sicura. Il nostro amore sarebbe durato tutta la vita. La parola amore va oltre quello che osiamo pensare. È il filo rosso, quello che non si spezza mai. L’anima che abbiamo dentro di noi troverà sempre l’occasione di tornare a casa. Tu sei sempre la mia casa. Finché le nostre labbra non si incontreranno di nuovo».

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Il feretro arriva con la scorta del fratello Francesco in sella a una Ducati da cross. La bara di Leo è bianca contornata di fiori dello stesso colore. Sopra un casco e la sciarpa del Milan. Tira un vento invernale, fa molto freddo. Attorno, oltre il sagrato in piazza Risorgimento, ci sono tante tante moto. Alcuni centauri sono arrivati da molto lontano, adulti anche da Gorizia. «L’affetto di questi amici è qualcosa di grande» ha detto don Corrado Carolo, arrivato qui da poco, spiegando il Vangelo «si espande dappertutto».

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Nei primi banchi la compostezza dei familiari è esemplare. Poco distante ci sono alcune personalità come il direttore generale Usl 4 Marco Filippi, che mostra la vicinanza dell’azienda a mamma Stefania, infermiera di Ginecologia. Sul sagrato anche i primari Gianluca Babbo e Rosario Pignalosa.

Ci sono anche giocatori di varie squadre. Leo è stato portiere nelle giovanili di Villanova, Portogruaro, Caorle La Salute, Vigor e Brian Lignano. Sopra la bara di Leo ci sono anche rose rosse, il casco e un orsacchiotto, un probabile regalo.

«Io non ho mai visto tanta gente a un funerale qui a San Zenone» si dicono tra loro i volontari della protezione civile presenti alla funzione religiosa, guardando le 500 persone presenti.

Va detto che la famiglia ha scelto Fossalta poiché Leo era legatissimo a questa località, come tutti i familiari, pur essendo di Portogruaro. Qui, infatti, ha frequentato le scuole ed è qui che vivono i nonni. Don Carolo ha recitato la preghiera alla Madonna di Santa Bernardetta di Lourdes, come richiesto dalla mamma del ragazzo che è devota alla santa.

Poi Leo esce, tra gli applausi, le lacrime, gli abbracci. L’ultimo viaggio non è bagnato, il cielo è tornato sereno, e l’azzurro incoraggia ad andare avanti, anche se è dura.

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