Pascale: “Mai stata di sinistra, i diritti non hanno colore. E la destra spesso sta più avanti”
>Ex compagna di Silvio Berlusconi, ex sposa di Paola Tuci, molto richiesta in tv nei talk show che contano, Francesca Pascale si racconta in un lungo colloquio con il Foglio, nella capitale dove si è trasferita da poco, (zona Ponte Milvio, tra ‘i fighetti’) . E, tanto per cominciare, rivela di non essere di sinistra. “Ma quando mai. Mai stata, anche se ho tanti amici di sinistra”. Il suo impegno per i diritti non c’entra. “Non sono né di destra né di sinistra”, puntualizza.ì
Pascale: mai stata di sinistra, anche se ho tanti amici di sinistra
“Io già nel 2014, dieci anni fa, mi iscrissi all’Arcigay, insieme a un altro non sospettabile di simpatie a sinistra, Vittorio Feltri. E poi mi iscrissi a GayLib”. Ma la fede politica non c’entra. E smonta il racconto stereotipato delle donne berlusconiane che piacciono a sinistra, alla Veronica Lario. Affascinante quarantenne Francesca (mamma craxiana, padre missino poi folgorato da Grillo), ha alle spalle molte vite. Giovane un po’ scapestrata di Fuorigrotta, quartiere napoletano popolare, poi fidanzata del premier, poi moglie di Paola Turci. Prossimo passo? Cambio di sesso? Si fidanza con Pillon? “Oddio, no. Lo vedo bene piuttosto insieme a Vannacci, Pillon”, risponde divertita.
I diritti non sono né di destra né di sinistra
Nel colloquio scorrono i ricordi con il Cavaliere, che chiama “il presidente”, “Silvio” e a volte “il dottore” e le manca tantissimo. Arcore, Palazzo Grazioli, villa Maria, la servitù, le cucine industriali dove non si trovava neppure il frigorifero. È ricchissima come dicono? “Diciamo che sono molto fortunata, il presidente mi ha lasciato quanto mi basta per essere tranquilla e soprattutto libera”. Cosa avrebbe detto il Cav del caso Boccia? “Si sarebbe fatto una risata, e l’avrebbe certamente gestita meglio. Ma avrebbe gestito meglio anche la questione dei migranti, non avrebbe mai rimandato indietro un barcone di disperati, aggiunge polemica con Salvini.
Mi iscrissi all’Arcigay come Vittorio Feltri
Nel curriculum della Pascale anche l’iscrizione all’Anpi. “Ero andata alla sede per firmare il referendum contro l’autonomia differenziata, e lì per lì mi hanno proposto di iscrivermi e mi sono detta: perché no. Del resto Berlusconi stesso mica era lontano dai partigiani. Si era messo pure lui al collo il fazzoletto nel famoso discorso del 25 aprile 2009 a Onna. E suo papà era stato perseguitato dai nazifascisti”. Del suo impegno in politica dice di non aver mai voluto candidarsi. “La mia idea di politica anche oggi è quella della rappresentanza, voglio fare la differenza in Forza Italia, non mi interessa un incarico. Non ho la perseveranza”.
Voglio fare la differenza in Forza Italia ma senza incarichi
Che dire dell’intervista di Marina Berlusconi, letta da tanti come una presa di distanza dal centrodestra? “Marina con la sua dichiarazione sui diritti mi ha piacevolmente stupito ma non mi ha sorpreso. Era la sensibilità che si respirava in famiglia. Comunque non credo che nessuno dei figli Berlusconi scenderà in campo. Loro sono imprenditori. E Silvio era sempre stato contrario”.
Licia Ronzulli è una donna intelligente ma cattiva
Poi, inevitabile, si apre il capitolo Licia Ronzulli, assistente particolare di Berlusconi, poi senatrice. “Donna di grande intelligenza ma cattiva”, dice. C’è Ronzulli anche dietro le foto realizzate dai paparazzi con cui la sorpresero in barca con Paola Turci? “Sicuramente c’è la sua mano, anche se non ho le prove”. “Voglio che il partito si dia una svegliata. Non si può lasciare il tema dei diritti alla sinistra. È un peccato perché la destra per certe cose è avanti. La prima premier donna l’ha fatta la destra. Giorgia Meloni ha fatto un percorso più faticoso e meno ovvio di quello di Elly Schlein che pure stimo. Certo poi dispiace che si faccia chiamare il presidente”.
La premier omofoba? Non penso ma ha una tradizione…
“La premier omofoba? “Non penso. Ma credo sia costretta dalla sua tradizione e dal suo partito a prendere posizioni estreme. Dovrebbe capire che aprire ai diritti non significa cancellare i valori, ma aggiungerne. Dio, patria e famiglia non vanno cancellati, si può aggiungere. I ragazzi che si suicidano o i bambini delle coppie omo-genitoriali. L’utero in affitto reato universale? Meloni deve pensare a tutti, perché non è in campagna elettorale, è la presidente e deve esserlo di tutti”. Poi l’ultima domanda. Come donna le piace di più Meloni o Schlein? “Fisicamente Meloni, lo devo ammettere”.
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