Terremoto a “Repubblica”: saltano il direttore Molinari e il presidente Elkann, arriva Mario Orfeo
Marchette contestate dalla redazione di Repubblica, omissioni sulla crisi di Stellantis, malumori, inciuci, un duro comunicato del Cdr di qualche giorno fa, con uno sciopero di due giorni annunciato in concomitanza con gli operai degli stabilimenti ex Fiat, fino alla svolta di oggi. Un terremoto, con l’addio del direttore, filoaziendalista, Maurizio Molinari, di John Elkann, principale bersaglio dei redattori, dalla presidenza di “Gedi”, che edita il quotidiano, e l’arrivo di una vecchia conoscenza del quotidiano romano. Da lunedì 7 ottobre Mario Orfeo sarà il nuovo direttore di Repubblica, al posto di Maurizio Molinari, che resterà collaboratore ed editorialista. Al posto di John Elkann diventa presidente di “Gedi” Maurizio Scanavino, che lascia la carica di Ad a Gabriele Comuzzo.
La svolta di “Repubblica”, Molinari silurato dopo lo sciopero
Molinari, che paga lo sciopero della redazione fatto durante la manifestazione organizzata dal gruppo a Torino, “Italian Tech Week”, era stato nominato direttore de La Repubblica nel 2020, in seguito a un cambio ai vertici del gruppo editoriale Gedi, che controlla il giornale. La sua nomina è avvenuta nel contesto di un riassetto societario, quando il gruppo è stato acquistato dalla famiglia Agnelli tramite la holding Exor. Molinari, all’epoca direttore del quotidiano La Stampa, un’altra testata del gruppo GEDI, aveva sostituito Carlo Verdelli, che aveva diretto La Repubblica dal 2019.
La sua nomina aveva suscitato reazioni contrastanti, soprattutto all’interno della redazione e tra i lettori. La Repubblica è storicamente associata a una linea editoriale progressista e di sinistra, mentre Molinari è noto per posizioni più moderate, con un’attenzione ai temi della geopolitica, della sicurezza e dell’innovazione tecnologica. Molti all’interno della redazione temevano un cambiamento di linea politica e culturale del quotidiano che in realtà non c’è stato, anzi, la linea è stata sempre più vicina a quella della sinistra italiana.
Chi è il nuovo direttore Mario Orfeo
Mario Orfeo, partito professionalmente dalla allora neonata redazione napoletana di ‘Repubblica’, nel 1990, da lunedì torna al quotidiano del gruppo Gedi con il ruolo di direttore. Orfeo, classe 1966, nel 1988 diventa giornalista professionista al ‘Giornale di Napoli’ e collabora con diverse testate nazionali, tra cui il settimanale ‘Panorama’, per poi passare a ‘Repubblica’ dove diviene prima vice allo Sport, poi passa agli Interni e nel 2001 diventa redattore capo centrale. Nel 2002 diviene direttore de ‘Il Mattino’.
La sua carriera in Rai comincia nel 2009, quando viene nominato direttore del Tg2 su proposta dell’allora direttore generale Mauro Masi. Dopo una pausa dalla tv di Stato, da marzo 2011 a novembre 2012 -quando accetta la proposta dell’editore Caltagirone di dirigere il ‘Messaggero’ – il 29 novembre 2012 viene nominato direttore del Tg1.
Durante la sua direzione, il tg della rete ammiraglia è oggetto di un importante rinnovamento, inaugurando l’era dell’HD, della produzione digitale e della trasmissione nel formato di immagine panoramico 16:9. Dal 9 giugno 2017 al 27 luglio 2018 è direttore generale della Rai. Nel maggio 2020 viene nominato Direttore del Tg3, dove è stato riconfermato anche durante il governo di Giorgia Meloni nel maggio del 2023.
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