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Come stare bene insieme a costo zero: «È così che si costruisce gentilezza»

IVREA. Dieci anni appena festeggiati dell’associazione Cor et amor, costituita con l’obiettivo di favorire la diffusione dei giochi della gentilezza tra i giovanissimi come strumento di benessere. Da lì, la sperimentazione di diverse iniziative e la creazione del progetto Costruiamo Gentilezza, che terminerà nel 2036. A metà ottobre partirà il contest Sosteniamo l’inclusione, dove i consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze sono invitati a proporre idee e buone pratiche. La Sentinella è partner di questa iniziativa.

Luca Nardi è il fondatore, con Livia Saltetto, dell’associazione Cor et Amor.

Luca, come è cresciuto il progetto Costruiamo Gentilezza?

«Attraverso l'autenticità e la partecipazione di tanti cittadini in tutta Italia accomunati dal desiderio di accrescere il benessere della comunità favorendone l'evoluzione, mettendo al centro bambini e ragazzi».

Come è nata l'idea della scadenza del 2036?

«Spesso le progettualità si autoalimentano senza mai raggiungere il risultato atteso. Mettendo una scadenza, si ha l'impegno a raggiungere il risultato aspettato entro il termine stabilito. Il 2036 è stato scelto in quanto consentirà a tutti i partecipanti al progetto nazionale di verificare il raggiungimento dei risultati attesi, ossia far divenire la capacità di creare pratiche gentili (a costo zero) per il bene comune un'abitudine diffusa tra tutti i cittadini».

Si sarebbe immaginato queste continue adesioni e la costruzione di questa rete?

«Non saprei. Sono davvero tanti i cittadini che riconoscono nel valore della gentilezza un'opportunità per stare bene insieme, la maggior parte dei quali sono silenti. Unendosi in rete stanno dando coraggio e fiducia a sempre più cittadini a emergere ed impegnarsi per accrescere il benessere della comunità in modo altruistico e sincero. E sono tanti».

Qual è la cosa che la colpisce di più?

«La capacità che tutti (dal bambino piccolo alla persona anziana) abbiamo di creare pratiche (a costo zero) per il bene comune. Per essere gentili e fare gentilezza basta veramente poco».

Quali sono i prossimi obiettivi?

«Parto da alcuni eventi significativi che fanno comprendere come la rete cresca. Dal 22 settembre al 2 ottobre si sono svolte le Giornate nazionali dei Giochi della Gentilezza a cui hanno partecipato 8.097 tra bambini e ragazzi in 110 Comuni in tutta Italia, coinvolti da scuole, associazioni, biblioteche e amministrazioni comunali. L'11 ottobre a Bologna, alla Cappella Farnese del Palazzo d'Accursio, si svolgerà un importante convegno Costruiamo Gentilezza: star bene insieme per far stare bene, promosso dall'Ausl di Bologna sul tema della promozione della Gentilezza nei contesti sanitari. il 13 dicembre a Grottaferrata (Roma) ci sarà il passaggio di testimone della capitale nazionale di Costruiamo Gentilezza tra i 57 Comuni della Città metropolitana di Napoli e del territorio della Daunia in carica nel 2024 e i 5 Comuni dei Castelli Romani che subentreranno nel 2025. Poi il 21 marzo prossimo si svolgerà la quinta Giornata nazionale della Gentilezza ai nuovi nati in cui i Comuni in tutta Italia potranno accogliere istituzionalmente i nuovi nati nella propria comunità: in 4 anni sono stati accolti 40.024 nuovi nati in centinaia di Comuni, in tutte le regioni italiane».

Ora state lavorando al contest Sosteniamo l'inclusione?

«Sì. Sta per essere diffuso sia a livello regionale che nazionale, supportato dalla nuova piattaforma web www.crrgentilezza.org dedicata ai consigli comunali delle ragazze e dei ragazzi che danno spazio alla Gentilezza. Attraverso questo sito dedicato i Comuni saranno supportati a creare nuovi consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze, mentre quelli già attivi potranno fare rete condividendo le proprie esperienze di pratiche gentili a costo zero messe in atto per accrescere il benessere della propria comunità a favorire effetti moltiplicatori. Il contest Sosteniamo l'inclusione sarà uno stimolo per i consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze di tutta Italia ad agire».

Qual è la situazione dei consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze in Canavese?

«Molto buona, è un territorio in cui ultimamente è presente un'alta concentrazione di consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze. Piemonte e Veneto sono le uniche due regioni ad avere una legge regionale ad hoc sui consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze. In Piemonte, questo è stato possibile grazie a una proposta di legge avanzata dal consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Favria, due anni addietro, nell'ambito del progetto Ccr – Spazio alla Gentilezza, coordinato dall'associazione Cor et Amor. Il disegno di legge regionale era stato approvato all’unanimità».

Quando comincia il contest?

«Il 15 ottobre e si potrà partecipare sino al primo marzo».

Come si è svolta la fase progettuale?

«Il contest Sosteniamo l'inclusione prevede la partecipazione dei consigli comunali delle ragazze e dei ragazzi che dovranno rispondere con una pratica gentile alla domanda cosa possiamo fare per stare bene insieme?. Per spiegare il significato di inclusione, una rappresentanza di persone con disabilità, dei loro famigliari ed educatori sta realizzando dei video rispondendo alla domanda cosa significa per te stare bene insieme?».

Come saranno diffuse le pratiche gentili create dai consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze?

«Attraverso un racconto puntuale e la condivisione delle stesse nell'archivio della piattaforma web dedicata. Inoltre i consorzi Inrete e Cissaco, che partecipano alla progettualità, diffonderanno le pratiche realizzate tra i propri Comuni».

Le piacerebbe che anche sul territorio ci fosse una città che si candida come prossima capitale della Gentilezza?

«Nel 2025 saranno capitale di Costruiamo Gentilezza 5 Comuni dei Castelli Romani con capofila Grottaferrata. Il 2026 vedrà protagonista la Provincia di Vicenza, sono già 41 i Comuni con l'assessorato alla gentilezza coinvolti. Per il 2027 si sta proponendo una provincia della Toscana. Per gli anni a venire sarebbe molto gradita una candidatura come territorio dell'intero Eporediese. Sarebbe molto significativo e apprezzato, in quanto Adriano Olivetti è uno dei quattro principali riferimenti culturali di Costruiamo Gentilezza».

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