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La scossa di Kosta: «Il primo tempo non mi è piaciuto, ne ho parlato in spogliatoio»

UDINE. «La squadra non mi era piaciuta nel primo tempo. Aveva dormito un po’, aveva ruotato poco la palla. Ne ho parlato con i ragazzi nell’intervallo». Ecco la svolta di mister Kosta, raccontata nel dopo-partita, facendo solo trasparire l’irritazione per la prestazione insufficiente di Brenner e senza prendersi alcun merito: «Noi allenatori facciamo il nostro lavoro. Dobbiamo fare delle scelte».

«Era una partita molto delicata: prendere i 3 punti era importante, anche se non obbligatorio. La risposta è stata buona, a tratti anche di qualità: abbiamo dimostrato che sia una squadra molto spiacevole da incontrare quando gioca in casa». Poi ecco il retroscena, il significato di quei minuti vissuti all’interno dello spogliatoio, durante i quali Runjaic deve aver manifestato il proprio disappunto («potevamo anche essere in svantaggio») per scuotere la squadra, con tanto di scossa: la sostituzione di Brenner. «Ne ho parlato con i ragazzi e siamo cresciuti». Sul brasiliano è meglio stendere un velo pietoso. «Non vale la pena parlare in questo momento di un singolo che non ha giocato bene nella prima frazione. Si era allenato bene durante la settimana e quindi ho deciso di farlo giocare dall’inizio. Continueremo a lavorare con lui così come con tutti gli altri. Posizione in campo o atteggiamento sbagliato? Quello che gli dirò non lo dico qui. Lo farò in privato. Gli dirò cosa non va». L’impressione è che non sarà divertente come il Carnevale di Rio.

Sfiancato dall’inutilità di Brenner, mister Kosta ha puntato tutto su Davis, ricomponendo la coppia con Lucca che nell’ultima partita dello scorso campionato firmò la giocata salvezza a Frosinone. «Può essere il tandem d’attacco nel futuro? Tutto è possibile. Si tratta di due giocatori forti nel gioco aereo e che ci hanno aiutato questa volta a conquistare i 3 punti: se guardiamo i numeri della ripresa abbiamo meritato la vittoria». Insomma, inserire Davis nella ripresa è stato un toccasana, ma Runjaic scansa i complimenti: «Lavoriamo da tre mesi, penso che in questo periodo ci siamo conosciuti bene. Gli allenatori devono solo osservare e fare delle scelte, le partite le vincono i calciatori. I cambi, poi, a volte vanno bene, altre volte meno. Mi è piaciuto invece vedere nell’intervallo i ragazzi molto autocritici per come avevano giocato nel primo tempo». Di certo il tecnico tedesco ci ha messo del suo anche nella seconda sostituzione, quando ha deciso far uscite Ehizibue e di inserire al suo posto il mancino Kamara, spostando di fascia Zemura. «Ho valutato anche l’ingresso di Rui Modesto, ma è appena arrivato e stavamo giocando una partita combattuta. Ha funzionato».

Ha funzionato anche perché Kamara si è guadagnato la punizione del gol partita trasformata da Zemura. «È un esterno molto bravo con entrambi i piedi. Ha grandi margini di miglioramento». È andato meglio anche Touré in difesa. «Ha disputato una buona ripresa, nel primo tempo poteva fare meglio, lui come tanti altri». Da lì a un’osservazione numerica sulla rosa: «Abbiamo nove elemento da diversi campionati, devono capire e conoscere meglio la nuova realtà» . E con 13 punti in classifica dopo 7 giornate è più semplice.

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