Cabinovia di Socrepes, Simico chiederà la pubblica utilità
La Società infrastrutture Milano Cortina, ossia Simico, è pronta a farsi carico dell’intero costo per realizzare il collegamento Apollonio-Socrepes in cabinovia, portata massima 2.400 persone l’ora. Costo che si aggira sui 20 milioni.
Il cantiere potrebbe partire già a gennaio 2025. Ma come fare, di fronte alle preoccupazioni sulla fragilità del terreno, sollevate dalle osservazioni presentate da diversi enti? L’obiettivo di Simico è quello di chiedere al governo che la cabinovia diventi un’opera di “pubblica utilità”, qualifica che spianerebbe comunque la strada al progetto, al di là delle osservazioni.
Questa mossa arriva mentre la Commissione per l’assegnazione dell’appalto del Villaggio olimpico a Fiames (per 39 milioni di euro) ha concluso la verifica delle candidature e avrebbe assegnato il cantiere a un’Ati di imprese (non venete), la cui identità verrà resa nota la prossima settimana.
Quanto al progetto di Socrepes, l’opera rientra nel programma di interventi di mobilità sostenibile che stanno perfezionando le società Pool Engineering srl e Quick - No problem parking spa per la “Proposta di Ppp-Partenariato pubblico privato”.
Un complesso di realizzazioni da 127,4 milioni di euro, di cui 90 privati, gli altri pubblici. L’arroccamento da solo richiede un investimento di 20 milioni di euro e Simico utilizzerebbe, per implementarlo, la quota di fondi messi a disposizione dal governo. L’iter autorizzativo è solo poco meno complicato di quello per la pista di bob.
La recente conferenza dei servizi preliminare in Regione ha appunto rilevato importanti criticità di ordine idrogeologico, visto che alcuni piloni, la stazione intermedia di Mortisa e quella di arrivo a Socrepes sono progettati su un versante fortemente instabile (classe di rischio L2 e L3).
In questi giorni Pool Engieering sta ultimando le risposte alle osservazioni, con una mole cospicua di documenti. Già probabilmente entro la settimana il dossier potrebbe essere pronto.
Il passaggio è importante per poter accedere appunto al riconoscimento di “pubblica utilità” dell’opera nel suo complesso, per accelerare i tempi.
Il Cio ha posto l’arroccamento come condizione per assegnare le Olimpiadi a Cortina, in modo da evitare l’assalto delle auto fino all’area-piste. Nella logica dell’accelerazione dei tempi è da considerare anche la delibera 569 del 20 maggio scorso con cui la giunta regionale del Veneto, su richiesta della società Milano Infrastrutture, ha avocato a sé (rispetto alla competenza della Provincia) la procedura di Via riguardante la costruzione della nuova cabinovia. Questioni di tempi, ma anche di irrinunciabilità della struttura.
Il reddito complessivo del Ppp è stato calcolato in un milione di euro l’anno, per 40 anni. Risorse indispensabili per pagare la gestione delle legacy, a cominciare da quella della pista di bob. È pur vero che anche il privato vorrà la sua parte, ma i cantieri di competenza finiranno dopo i Giochi.
Il Ppp comprende l’impianto di risalita, un edificio servizi e commerciale, che si sviluppa su più livelli e include la stazione di partenza oltre ad un’area commerciale con tutti i servizi per gli sciatori, aree di ristoro, spazi di deposito, una palestra/centro wellness, delle aree relax ed un ambiente per intrattenimenti.
Ma anche un parcheggio pubblico per autovetture, della capacità di 747 posti auto a rotazione che si articola su 3 livelli, oltre ad una zona di 114 box privati con proprio accesso indipendente e percorsi pedonali interni.
E poi un ampio piazzale dedicato ai trasporti pubblici, posto sulla sommità del parcheggio riservato al trasporto pubblico, quindi alle corriere, agli autobus pubblici, ai pullman turistici, alle navette, ai taxi, e collegato direttamente alla stazione di partenza dell’impianto e alla zona commerciale.
Infine è previsto un collegamento pedonale veloce, lungo circa 650 metri costituito da una sequenza di tappeti mobili pedonali all’interno di un tunnel che collegherà il parcheggio col centro città e con la partenza della funivia Faloria, con uscite intermedie su Corso Italia e a largo Poste. Queste realizzazioni restano a carico del privato, salvo appunto, la cabinovia.
Ma per le Olimpiadi non saranno pronti neppure i parcheggi. O, più precisamente, solo quelli a raso, dove arriveranno le navette in servizio dalle aree di sosta intorno alla città, a partire da quella maxi di Acquabona.
Una volta conclusa la conferenza dei servizi preliminare, Simico provvederà a indire quella decisoria sul progetto di arroccamento, per poi arrivare al bando per il cantiere. Quest’ultimo passaggio dovrebbe concretizzarsi tra gennaio e febbraio, in modo da aver pronta la struttura per ottobre 2025. Intanto, la prossima settimana o quella di là, vedrà la luce anche il bando per la riqualificazione del trampolino di Zuel.