Fiera del disco, si accende la passione per i vinili: oltre mille persone a Mortegliano
La scelta è accurata, niente viene lasciato al caso. Si guarda la copertina, si osserva lo stato del vinile («vede non ci devono essere graffi altrimenti non si sente niente» spiega un appassionato) e il prezzo. «Eccolo, è quello che stavo cercando». Tra le corsie rigonfie di dischi e cd allestite nella palestra comunale di Mortegliano incontriamo Alberto Migliorini, dj di Pordenone (nome d’arte dj Mookie). Ha appena trovato il singolo di Elton John Tiny Dancer.
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«Controllo molto la qualità dei prodotti che sono esposti. La musica è emozione – racconta –, è associare un brano a un particolare ricordo. E ascoltarla su un vinile è tutt’altra cosa rispetto al telefonino o al digitale, non c’è paragone non tanto per la qualità ma per il gusto di poter toccare con mano il disco».
Oltre il migliaio di presenze conferma come la fiera di Mortegliano – giunta quest’anno alla sua 40° edizione e organizzata da Festaintenda - Il Cantiere – sia una delle più importanti del settore. C’è chi sosta davanti ai dischi delle colonne sonore, chi della disco music, chi del metal, chi del jazz. «Eppure la musica italiana resta sempre quella preferita» afferma Michele Cazzaro che ha trasformato la sua passione per i vinili in un lavoro, dedicando uno spazio alla vendita nel suo negozio a Noale in provincia di Venezia. «Abbiamo venduto 33 giri di Amedeo Minghi, Marco Masini, Roberto Vecchioni – spiega –. Poi certo, sono molto richiesti anche artisti come i Nirvana e molta musica elettronica e hip-hop. Mi piace partecipare alle fiere più importanti, perché diventano anche una occasione per confrontarsi con altri intenditori e appassionati».
Esposti in ordine, suddivisi per artista o per genere, centinaia di dischi. C’è poi chi si specializza nelle edizioni giapponesi dei 33 e 45 giri dei grandi artisti. «Mi sono appassionato soprattutto per la qualità dei prodotti – riferisce Luca Ermacora di Udine –, il che comporta anche venderli a un prezzo più elevato rispetto agli altri. Ci sono dischi che hanno cinquant’anni di storia e sono perfetti. Ho voluto un po’ differenziarmi dagli altri espositori e crearmi una clientela di nicchia. È una passione, questa, che mi dà molta soddisfazione soprattutto quando vedo l’interesse con cui le persone vengono qui per scegliere i dischi, si fermano a parlare, chiedono informazioni. È sempre bello questo continuo scambio di idee».
C’è chi si specializza sul metal, chi sulla musica italiana. I visitatori guardano, controllano, cercano, si lasciano incuriosire. Accomunati da un’unica passione, quella per la musica. «Non c’è cosa più bella ed emozionate» commenta un altro visitatori mentre ci mostra un 33 giri dei Beatles.
E poi ecco chi esce dalla palestra dopo aver comprato il disco degli Abba e chi il cd di Elvis Presley. Intanto davanti ai vari banchi degli espositori le persone continuano ad affollarsi. La ricerca prosegue, così come lo scambio di idee. E non mancano i racconti di chi i vinili li colleziona da una vita «fino ad arrivare a quota 5 mila pezzi».
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